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Nuova Zelanda: una nuova legge per aiutare le donne vittime di violenza

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Buone notizie dalla Nuova Zelanda: il parlamento ha approvato una legge che permetterà un congedo retribuito per tutte quelle donne che abbiano subito violenza domestica. Si tratta di un provvedimento che prevede dieci giorni extra di congedo retribuito dal lavoro per ogni anno e per tutte quelle donne che sono vittime di violenze.

Il senso di questa decisione da parte del parlamento neozelandese va ricercato in una ragione che potrebbe sembrare banale ma non lo è: concedere più tempo alle donne di informarsi e procedere legalmente contro chi ha commesso violenza, godendo dei dieci giorni extra per cercare una nuova abitazione, seguire l’iter legale del proprio caso senza doversi preoccupare – durante quest’arco di tempo – del lavoro.

È stata Jan Logie, deputata dei Verdi, a proporre questa legge. Un incentivo in più a fermare questa ondata di violenza che sta colpendo la Nuova Zelanda e che potrà permettere alle donne di «chiedere aiuto senza preoccuparsi di perdere il lavoro».

Così la Nuova Zelanda si appresta a divenire il secondo Paese, dopo le Filippine, ad adottare un provvedimento di questo tipo. La legge, ufficialmente, entrerà in vigore a partire dal prossimo aprile e nel testo è contenuta anche la possibilità di accordarsi con il proprio datore di lavoro per arrivare a una maggiore flessibilità.

Ma non è questo un problema che riguarda solo le donne: ogni anno 32 persone in Nuova Zelanda, tra cui oltre alle donne sono compresi uomini e bambini, muoiono per mano di individui violenti nel proprio domicilio. Si è calcolato che la polizia debba intervenire, per fermare azioni simili, in media ogni cinque minuti e mezzo.

Il nuovo provvedimento è stato recepito con entusiasmo da molti gruppi e organizzazioni che lottano contro la violenza in tutto il mondo. Tra questi, in particolare, il Women’s Aid, associazione che ha sede nel Regno Unito e che ha dichiarato di voler portare la stessa proposta al parlamento di Londra.

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