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Il suo nome è Alessio Tavecchio, è di Monza ed è nato nel 1970. Nel 1993, a soli 23 anni, a seguito di un incidente motociclistico, sopravvive miracolosamente a otto giorni di coma profondo ma subisce una lesione irreversibile al midollo spinale che lo costringe a stare su una sedia a rotelle.
Alessio però è un combattente nato e reagisce con forza alla sorte che lo vorrebbe fermo per sempre e quindi comincia col partecipare alle Paralimpiadi di Atlanta del 1996 sfidando avversari di tutto il mondo e anche se stesso, partecipando a ben tre finali di nuoto. Sorprende tutti diventando campione paraolimpico e annovera nel suo palmarès ben 30 medaglie d’oro a livello nazionale.
Nel frattempo matura una decisione consapevole, da uomo quale è intanto diventato: la sua missione nella vita dovrà diventare la promozione del valore della vita con la creazione di un Centro Polifunzionale Integrato di Residenzialità, Formazione e Sport, cioè un vero e proprio Open Village aperto a tutti, i cui lavori inizieranno il prossimo anno come riportato sul sito della Fondazione.
Infatti è nata nel 1998 la Fondazione Onlus che porta il suo nome, costruita soprattutto con progetti che riguardano diversità e inclusione, con l’intento di favorire il reinserimento nella società di persone disabili o svantaggiate attraverso lo sport, la formazione e la vita indipendente.
È da questo che prende vita il primo progetto all’inizio degli anni 2000, con il quale nasce il Servizio Trasporti, un servizio-navetta con 9 mezzi (alcuni dei quali attrezzati per il sollevamento della sedia a rotelle) per trasportare i disabili e accompagnarli nelle loro incombenze, coadiuvati da circa 30 autisti volontari.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo è il progetto “La danza è per tutti”, una scuola di ballo aperta a persone con disabilità fisica o mentale per favorire integrazione, allenamento, inclusione e svago. La danza, infatti, è una forma di arte e di espressione che chiunque può praticare permettendo la liberazione da barriere fisiche e mentali.
Il progetto è finanziato da Fondazione Vodafone attraverso il bando OSO 2019 ed è promosso da Fondazione Alessio Tavecchio Onlus in collaborazione con Il Salto ASD, ASD Silvia Tremolada e Social Time onlus.
Si terranno corsi il sabato mattina dalle 10 alle 12 per le persone con disabilità fisica e il martedì sera dalle 19:30 alle 20:30 per persone con disabilità mentale. Per informazioni si può scrivere a [email protected].
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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