Lifestyle

Metodo Marie Kondo per riordinare casa: ecco perché funziona (sempre)

Metodo Marie Kondo per riordinare casaUn metodo rivoluzionario - felicitapubblica.it

Questa metodologia, rinnovata con le nuove indicazioni per il contesto odierno, continua a offrire un sistema pratico e psicologicamente positivo.

Il metodo Marie Kondo continua a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile nel panorama globale delle tecniche di organizzazione domestica.

Dopo l’ulteriore diffusione grazie a nuove edizioni aggiornate del suo celebre manuale e alle recenti produzioni multimediali, la filosofia di questa tidying consultant giapponese resta attuale e sempre più apprezzata per la capacità di trasformare l’ambiente domestico in uno spazio funzionale e carico di significati emotivi.

L’identità di Marie Kondo e l’evoluzione del suo metodo

Marie Kondo, nata a Tokyo il 9 ottobre 1984, ha rivoluzionato il concetto di riordino domestico partendo da una passione personale che si è trasformata in un fenomeno mondiale. Dopo gli studi in Sociologia presso la Tokyo Women’s Christian University, ha iniziato a proporre il suo sistema di organizzazione degli spazi, diventando rapidamente una figura di riferimento nel settore.

Il suo libro più noto, Il magico potere del riordino, ha superato le tre milioni di copie vendute e ha consolidato la sua presenza tra le personalità più influenti, confermata negli anni da ulteriori pubblicazioni e da una serie TV Netflix di grande successo.

Metodo Marie Kondo per riordinare casa

Come procedere con ordine – felicitapubblica.it

Negli ultimi mesi, inoltre, Marie Kondo ha ampliato il suo approccio includendo anche suggerimenti specifici per l’organizzazione digitale e per la gestione sostenibile degli oggetti scartati, rispondendo così alle esigenze contemporanee di un pubblico sempre più attento all’impatto ambientale.

Fondamenti e filosofia del metodo KonMari

La forza del metodo Marie Kondo risiede nella sua filosofia semplice ma profonda: l’organizzazione non è solo una questione di ordine materiale, ma un modo per valorizzare gli spazi di vita, in grado di suscitare gioia e benessere. L’obiettivo è creare ambienti che riflettano i legami affettivi e le necessità reali di chi li abita, eliminando il superfluo e conservando unicamente ciò che trasmette felicità e significato.

Il metodo si basa su un principio di selezione rigorosa degli oggetti, che devono essere valutati in base alla loro capacità di suscitare emozioni positive o di essere effettivamente utili. L’approccio non è solo pratico, ma anche emotivo: ogni oggetto viene “ringraziato” prima di essere lasciato andare, un gesto che facilita il distacco e promuove una nuova consapevolezza.

Le tappe del decluttering secondo KonMari

Il processo di decluttering proposto da Marie Kondo segue un ordine preciso e progressivo, che aiuta a gestire con gradualità l’impegno emotivo e pratico. Si parte dagli abiti, selezionando solo quelli che si indossano o che evocano ricordi significativi. Successivamente si passa ai libri, che devono essere scelti con cura per mantenere solo quelli che si desidera davvero conservare.

Si procede poi con la gestione di documenti e carte, per arrivare infine agli oggetti vari, detti komono, e ai ricordi più preziosi come fotografie e souvenir. Questo ordine è pensato per semplificare la selezione e per incrementare la capacità di discernimento durante il processo.

Tra le regole fondamentali, vi è il divieto di chiedere aiuto durante il riordino, per mantenere la scelta personale e autentica, e la pratica di scattare fotografie prima e dopo il decluttering per apprezzare il cambiamento. Infine, il metodo incoraggia a dare nuova vita agli oggetti scartati attraverso il riutilizzo o il riciclo, in linea con i principi della sostenibilità ambientale.

Change privacy settings
×