Portale di economia civile e Terzo Settore

Apepak: addio plastica grazie alla cera d’api

44

Apepak, il nuovo prodotto per sostituire la plastica e salvare gli oceani, è nato dall’idea di Massimo Massarotto e sua moglie Molly per caso in un giorno qualunque sotto il sole della California. Il nome del prodotto descrive lo stesso: teli di cotone biologico a filiera etica imbevuti di cera d’api che permettono di sigillare gli alimenti.

Addio alla pellicola di plastica quindi! Apepak è riutilizzabile e lavabile fino a 100 volte. La coppia ha prodotto questi involucri in casa, imbevendo quadrati di stoffa nella cera. Per sapere se avrebbero funzionato in commercio li hanno regalati ai parenti italiani per Natale, ricevendo feedback positivi.

L’unico problema a quel punto era quello di diffondere e produrre il prodotto in Italia e non dagli Statu Uniti perché Massimo desiderava un prodotto italiano, prodotto da un connazionale e  soprattutto realizzato in Italia. La ricerca di qualcuno che potesse farlo non è stata facile ma alla fine l’amica Francesca Amato ha realizzato gran parte dei sogni di Massimo. Francesca è vice presidente della cooperativa sociale Sonda onlus, in cui tra le tante attività svolte sono compresi anche dei laboratori.

“A convincerci ad aderire al progetto sono state due osservazioni”, spiega Francesca, “occupandoci di benessere della persona l’ecologia è uno spunto interessante. Il prodotto Apepak, inoltre, è particolare e permette anche a una persona con difficoltà di realizzarlo. In questo modo tutti si sentono protagonisti ed è un lavoro artigianale”.

Ma come funziona questo Apepak? La cera d’api tende a non sporcarsi essendo asettica e idrorepellente perciò i fogli possono essere lavati sotto l’acqua corrente o con sapone. L’imprenditore italiano spera che il suo prodotto riesca a finire in tutti i supermercati d’Italia in modo da dare a tutti un’alternativa ai prodotti usa e getta.

Infine c’è da notare che il prodotto permette di risparmiare un metro quadrato di pellicola a ogni utilizzo e ogni acquisto da parte di un cliente è un aiuto per un socio svantaggiato della cooperativa Sonda.

Iran: condanna durissima per Nasrin Sotoudeh, avvocato donna dei diritti civili
Etiopia: lo schianto che ha ucciso chi "li aiutava a casa loro"

Leave A Reply

Your email address will not be published.

Loading Facebook Comments ...