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Apepak, il nuovo prodotto per sostituire la plastica e salvare gli oceani, è nato dall’idea di Massimo Massarotto e sua moglie Molly per caso in un giorno qualunque sotto il sole della California. Il nome del prodotto descrive lo stesso: teli di cotone biologico a filiera etica imbevuti di cera d’api che permettono di sigillare gli alimenti.
Addio alla pellicola di plastica quindi! Apepak è riutilizzabile e lavabile fino a 100 volte. La coppia ha prodotto questi involucri in casa, imbevendo quadrati di stoffa nella cera. Per sapere se avrebbero funzionato in commercio li hanno regalati ai parenti italiani per Natale, ricevendo feedback positivi.
L’unico problema a quel punto era quello di diffondere e produrre il prodotto in Italia e non dagli Statu Uniti perché Massimo desiderava un prodotto italiano, prodotto da un connazionale e soprattutto realizzato in Italia. La ricerca di qualcuno che potesse farlo non è stata facile ma alla fine l’amica Francesca Amato ha realizzato gran parte dei sogni di Massimo. Francesca è vice presidente della cooperativa sociale Sonda onlus, in cui tra le tante attività svolte sono compresi anche dei laboratori.
“A convincerci ad aderire al progetto sono state due osservazioni”, spiega Francesca, “occupandoci di benessere della persona l’ecologia è uno spunto interessante. Il prodotto Apepak, inoltre, è particolare e permette anche a una persona con difficoltà di realizzarlo. In questo modo tutti si sentono protagonisti ed è un lavoro artigianale”.
Ma come funziona questo Apepak? La cera d’api tende a non sporcarsi essendo asettica e idrorepellente perciò i fogli possono essere lavati sotto l’acqua corrente o con sapone. L’imprenditore italiano spera che il suo prodotto riesca a finire in tutti i supermercati d’Italia in modo da dare a tutti un’alternativa ai prodotti usa e getta.
Infine c’è da notare che il prodotto permette di risparmiare un metro quadrato di pellicola a ogni utilizzo e ogni acquisto da parte di un cliente è un aiuto per un socio svantaggiato della cooperativa Sonda.
Sono nata mentre la primavera era al culmine della sua esplosione, il 30 maggio del 1994, prima principessa del mio papà. Sin da piccola ho adorato la musica, i libri e la storia. Tutte passioni avute dai geni di mio nonno e di mio padre. Sono sempre stata indipendente, ribelle, artista e sognatrice tanto da percorrere le mie strade con caparbietà e perseveranza. Ho cominciato a scrivere dall’età di 15 anni e ho pubblicato due libri per conto mio qualche anno più tardi. “La cosa più importante” è stato il mio primo romanzo, scritto per mettermi in gioco a un concorso editoriale, “Viaggio attraverso i colori del Sinai”, invece, è un diario dei viaggi che ho fatto in Egitto nel corso degli anni e che hanno influenzato molto la mia crescita spirituale. Viaggiare è ciò che è alla base di tutte le mie passioni, le collega tra loro fino a formare la mia personalità. La scrittura e la lettura, la storia e l’archeologia. Da piccola sognavo di fare l’archeologa e ora studio beni culturali all’università sperando di accontentare un giorno la bimba di 10 anni che vive in me. Il mio sogno è viaggiare il mondo mentre scopro tesori nascosti raccontando tutto questo attraverso la scrittura.
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