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Elaborare e mettere in campo una serie di azioni concrete e condivise tra soggetti pubblici e privati per aumentare l’autonomia delle donne vittime di violenza, in uscita dalla fase di emergenza. È con questo obiettivo che nei giorni scorsi, al Centro Sfera dell’associazione Ananke di Pescara, si è riunito il primo tavolo congiunto di “RETELIBERATUTTE”, l’iniziativa nata dal progetto “Autonomia: sostantivo femminile” finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e promosso dall’Associazione Lì aps in partnership con la ONLUS NOVISSI e in collaborazione con il CAV Ananke.
Alla presenza delle rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e di categoria, enti di Terzo settore, agenzie formative e per il lavoro e agenzie e associazioni immobiliari che operano nell’area urbana Chieti-Pescara, sono state affrontate le tematiche oggetto dell’accordo di collaborazione siglato, ossia l’autonomia lavorativa e quella abitativa delle donne vittime di violenza in uscita dalla fase di urgenza.
Dal tavolo sono emerse varie riflessioni per la stesura di un programma di lavoro da presentare ai rappresentanti istituzionali, sia comunali che regionali, compresa la prefettura di Pescara.
Nel dettaglio, si vogliono proporre idee atte a superare le criticità verificatesi nei percorsi di autonomia abitativa delle donne oltre a potenziare l’inclusione lavorativa. Infatti, si è evidenziata, innanzitutto, la necessità di effettuare maggiori attività di sensibilizzazione dei proprietari di abitazioni per soddisfare un bisogno al momento del tutto disatteso, vale a dire il supporto alla ricostruzione di un progetto di vita basato sulla riconquista della stima di sé e della piena autonomia da parte delle donne vittime di violenza. Sarà fondamentale poi operare al fianco delle donne per l’acquisizione della piena autonomia abitativa per colmare un vuoto e soddisfare un bisogno reale personale e della propria famiglia.
Inoltre, il programma riporterà il discorso sulla inclusione lavorativa ponendo in evidenza la necessità di attivare ulteriori agevolazioni per l’ingresso nel mondo del lavoro delle donne vittima di violenza in uscita dalla fase di urgenza.
Ma l’obiettivo cardine è quello di passare dalla “sensibilizzazione” alla “realizzazione” di azioni tangibili sollecitando soggetti pubblici e privati a individuare ulteriori strumenti necessari ad accrescere la consapevolezza della libertà e dell’autonomia di queste donne nel medio periodo oltre che creare una cultura condivisa.
L’incontro è stato realizzato proprio nel mese di marzo, simbolicamente dedicato alle donne, per confermare l’importanza della donna nel progetto ed esprimere con forza, coraggio e determinazione la sua grande sensibilità.
Presenti all’incontro Maria Pia Rana, Alessandra Rossi e Valerio Cavallucci (Associazione Lì), Brunella Capisciotti e Doriana Gagliardone (Centro Antiviolenza Ananke), Veronica Di Paolo (NOVISSI), Luciana Ferrone (Camera di Commercio Chieti Pescara), Letizia Scastiglia (CNA Donna Impresa, ECIPA Abruzzo), Claudia Pelagatti e Samantha Basilisco (LE IMPRENDITRICI_ CONFINDUSTRIA), Marina Dolci (CONFESERCENTI ABRUZZO- Donna Impresa), Paola Vione (NXS), Letizia De Dominicis (FOCUS), Lina GOZDWZ (Sinergie), Cirillo Lorenzo (UPPI Pescara).
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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