Vivi da solo? Ecco come funziona il bonus casa per te

Dalle detrazioni fiscali ai fringe benefit, tutte le novità 2025 su bonus affitto, mutuo e utenze per single

Nel contesto economico italiano, vivere da soli rappresenta una sfida non indifferente, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle spese relative alla casa. Tra stipendi spesso contenuti e costi elevati di affitto o mutuo, il bonus casa risulta essere una risorsa fondamentale per alleggerire il carico economico dei single.

Ecco un quadro aggiornato sulle principali agevolazioni disponibili nel 2025 per chi decide di intraprendere la vita in solitudine, dall’accesso ai fringe benefit ai contributi per affitto e mutuo, fino alle detrazioni fiscali per ristrutturazioni e utenze.

Le agevolazioni per chi vive da solo: bonus affitto, mutuo e fringe benefit

L’Italia conta oggi circa 8,4 milioni di persone che vivono da sole, un dato in crescita soprattutto tra gli over 40, segmento con maggiore stabilità economica ma che non esclude difficoltà nel sostenere le spese dell’abitazione. Per supportare questi nuclei, il sistema welfare prevede diverse misure economiche, alcune delle quali specificamente pensate per i lavoratori single o applicabili anche a chi non ha familiari con cui condividere le spese.

I fringe benefits, tra i bonus previsti – (felicitapubblica.it)

Tra i sostegni più rilevanti spicca il bonus affitto per neoassunti: destinato ai dipendenti a tempo indeterminato assunti nel 2025, con un reddito annuo non superiore a 35.000 euro, questo incentivo consente un rimborso fino a 5.000 euro esentasse per le spese di locazione o ristrutturazione della casa, a condizione che il trasferimento della residenza avvenga a almeno 100 chilometri dal precedente domicilio, anche all’interno della stessa regione.

I fringe benefit rappresentano un ulteriore strumento di welfare aziendale a sostegno dei single: per il triennio 2025-2027, il valore dei beni e servizi concessi dal datore di lavoro fino a 1.000 euro annui non concorre a formare il reddito imponibile per i lavoratori senza figli, mentre la soglia si alza a 2.000 euro per chi ha figli a carico. In particolare, il fringe benefit per il rimborso dell’affitto può essere cumulato con il bonus per neoassunti, arrivando fino a 6.000 euro (7.000 euro se ci sono figli a carico).

Chi vive in affitto può usufruire di una detrazione forfettaria sul canone di locazione, con importi differenziati in base al reddito e alla tipologia di contratto. Per i contratti ordinari di abitazione principale, la detrazione varia da 150 a 300 euro a seconda del reddito complessivo, mentre per i contratti in regime convenzionale si arriva fino a 495,80 euro. Un’attenzione particolare è riservata ai giovani tra i 20 e i 31 anni non compiuti: possono detrarre il 20% del canone pagato, fino a un massimo di 2.000 euro annui, per i primi quattro anni di locazione, purché l’abitazione sia diversa da quella dei genitori e si tratti di residenza effettiva.

Per chi invece preferisce acquistare casa, è possibile ottenere la detrazione fiscale del 19% sugli interessi passivi del mutuo per la prima abitazione, fino a un limite di 4.000 euro annui di interessi, per un risparmio massimo di 760 euro all’anno.  Dal 2025, il bonus ristrutturazioni prevede una detrazione del 50% per gli interventi sull’abitazione principale, fino a un tetto di 96.000 euro, mentre per le altre unità immobiliari la detrazione si è stabilizzata al 36%.  Sul fronte delle utenze domestiche, il bonus sociale per luce, gas e acqua continua a rappresentare un aiuto concreto per i nuclei con ISEE basso (fino a 9.530 euro), inclusi i singoli. Nel 2025 è previsto un contributo straordinario di 200 euro per chi ha un ISEE fino a 25.000 euro, accreditato direttamente in bolletta senza necessità di domanda. Un altro supporto importante è il bonus TARI, che offre una riduzione del 25% sulla tassa per la raccolta e smaltimento rifiuti per chi ha un ISEE inferiore a 9.530 euro.