
Ecco chi potrebbe diventare Papa (Foto Instagram - felicitapubblica.it)
Ecco quando arriverà il nuovo Papa dopo la morte di Papa Francesco a 88 anni. Dopo le esequie, il Conclave eleggerà il nuovo Pontefice.
La morte di Papa Francesco, avvenuta lunedì 21 aprile 2025, segna l’inizio di un importante capitolo nella storia della Chiesa cattolica. Francesco, il primo Papa di origine latinoamericana, è deceduto all’età di 88 anni a causa di un ictus e di un collasso cardiaco.
Eletto il 13 marzo 2013, dopo le storiche dimissioni di Papa Benedetto XVI, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo cattolico. Ma ora, cosa accadrà? Le esequie si svolgeranno sabato 26 aprile alle 10, mentre il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice si preannuncia come il più internazionale della storia. In attesa, il camerlengo gestisce le pratiche.
La cerimonia funebre
Come da tradizione, i funerali del Papa devono essere celebrati tra il quarto e il sesto giorno dopo la morte. La cerimonia si terrà sul sagrato della Basilica di San Pietro e vedrà la partecipazione di cardinali, vescovi, capi di Stato e rappresentanti di diverse religioni. Il collegio cardinalizio avrà il compito di presiedere le esequie, e un momento significativo sarà la messa di suffraggio che si terrà martedì 22 aprile in Duomo, presieduta dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini. Durante questo periodo, i dicasteri della Santa Sede non potranno prendere decisioni, in segno di rispetto e lutto.

Il primo passo formale dopo la morte di Papa Francesco è la constatazione ufficiale del decesso, effettuata dal medico personale del Papa. Il Camerlengo, attualmente il Cardinale Kevin Joseph Farrell, ha il compito di sigillare le stanze del Papa e informare il Vicario di Roma. Inoltre, è responsabile dell’amministrazione dei beni della Santa Sede durante la sede vacante. Un atto simbolico di questo processo è la distruzione dell’Anello Piscatorio, che segna la fine del pontificato e avviene in presenza dei cardinali.
Il Conclave, l’assemblea dei cardinali elettori, si terrà tra il 5 e il 10 maggio 2025, come stabilito dai riti liturgici. I cardinali elettori, che non devono aver compiuto 80 anni alla data della morte del Papa, si ritireranno nella Cappella Sistina, sigillata per garantire la segretezza del voto. Durante il Conclave, ciascun cardinale scriverà il nome del candidato scelto su una scheda. Per essere eletto, un candidato deve ottenere i due terzi dei voti.
Fumata nera e fumata bianca
Durante il Conclave, se nessun candidato raggiunge la maggioranza necessaria, le schede vengono bruciate, producendo una fumata nera, segnale che l’elezione non è avvenuta. Se, invece, un candidato ottiene i due terzi delle preferenze e accetta l’incarico, si produce una fumata bianca, annunciando al mondo l’elezione del nuovo Papa. Questo rituale ha un valore simbolico e pratico, fungendo da comunicazione tra il Conclave e il popolo cattolico.
L’elezione del nuovo Papa non è solo un momento di transizione per la Chiesa, ma anche un’opportunità per riflettere sulle sfide future, come la crisi climatica, le disuguaglianze sociali e la crescente secolarizzazione della società.
La figura del nuovo Pontefice avrà il compito di guidare la Chiesa in un periodo di cambiamenti rapidi e complessi, cercando di rimanere un faro di speranza e guida spirituale per i fedeli di tutto il mondo. Il prossimo Conclave rappresenta quindi un momento cruciale non solo per la Chiesa cattolica, ma anche per il dialogo interreligioso e la coesione sociale in un mondo sempre più interconnesso.