
Ora legale, cosa cambierà nel 2025 - felicitapubblica.it
Con quest’anno potrebbero esserci dei grandi cambiamenti per quanto riguarda l’ora legale. Ecco cosa bisogna sapere.
È cosa nota che gli italiani – salvo eccezioni che pure non mancano – amano perlopiù il caldo della bella stagione. Primavera e estate – malgrado l’afa insopportabile degli ultimi anni – sono sempre più gettonate di autunno e inverno, che pure sono insolitamente miti negli ultimi anni per effetto dei noti cambiamenti climatici. Insomma: l’Italia si conferma il Paese del sole.

D’inverno le ore di luce si accorciano e le temperature si abbassano. Di conseguenza la nostalgia per il caldo e il sole si fa sentire. Per questo si attende con ansia l’arrivo dell’ora legale, che permette di vivere giornate più lunghe e ricche di luce. Possiamo dire che l’ora legale rappresenta una svolta non da poco durante l’anno, soprattutto a livello mentale (ma anche corporeo).
Per una ragione o per l’altra, sono in tanti quelli che aspettano il momento in cui sarà finalmente possibile spostare in avanti le lancette dell’orologio. Ecco dunque cosa accadrà col passaggio all’ora legale, previsto nella notte tra sabato 29 marzo e domenica 30 marzo.
Ora legale, cosa cambierà nel 2025
Il passaggio all’ora legale comporta senz’altro diversi benefici per il cervello e il fisico: le giornate più lunghe permettono infatti di uscire di casa la sera, di socializzare e di fare più attività sportiva all’aperto. Diverse ricerche mostrano che le lunghe serate estive hanno un impatto positivo sull’umore e riducono il rischio di ansia e depressione.

Ma non solo: spostare avanti le lancette impatta positivamente anche sull’economia, visto che così facendo si abbassano i costi energetici per illuminare le case e le attività commerciali. E questo significa un notevole risparmio sia per le famiglie che per le imprese. Non mancano però buoni argomenti anche alla parte avversaria, quella dei critici dell’ora legale.
L’arrivo dell’ora legale ha anche aspetti negativi, con disagi per il cosiddetto “orologio biologico” (ritmo circadiano) e un peggioramento della qualità del sonno, con tutte le ricadute negative note da tempo sullo stato di salute e sull’incremento del rischio di fare incidenti stradali. Proprio per questa ragione diversi Paesi europei vogliono rivedere l’ora legale.
In tanti si chiedono se le cose non possano cambiare anche nel nostro Paese dove l’ora legale appare però una realtà piuttosto consolidata. Una fetta rilevante della popolazione italiana è favorevole all’ora legale, essendo del tutto convinta che i benefici superino di gran lunga gli svantaggi provocati dallo spostamento in avanti delle lancette dell’orologio.