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Mai tuffarsi in queste condizioni: il mare sembra tranquillo ma nasconde un pericolo assurdo

non fare bagno se mare è cosìAttenzione a fare il bagno in queste condizioni - felicitapubblica.it

La salute e la sicurezza in acqua dipendono dall’attenzione a questi semplici accorgimenti, che possono fare la differenza.

Con l’arrivo della stagione estiva e l’aumento delle temperature, cresce la voglia di trascorrere ore in spiaggia e fare bagni rinfrescanti.

Tuttavia, esistono condizioni e comportamenti che possono trasformare un semplice tuffo in un rischio serio per la salute e la sicurezza. È fondamentale conoscere quali sono le situazioni in cui è meglio evitare di immergersi in acqua, sia al mare che in piscina.

I rischi di fare il bagno dopo aver consumato alcolici

Uno dei comportamenti più pericolosi che si osservano in estate è l’abitudine di bere alcolici, come birra o vino freddo, poco prima di entrare in acqua. L’assunzione di alcol, anche in quantità moderate, compromette riflessi, equilibrio e tempi di reazione, elementi essenziali per una nuotata sicura. La combinazione di queste alterazioni aumenta notevolmente il rischio di incidenti e annegamenti.

Inoltre, l’effetto vasodilatatore degli alcolici favorisce l’insorgere dell’ipotermia, anche in acque apparentemente calde e poco profonde. L’effetto diuretico dell’alcol provoca una rapida perdita di liquidi, esponendo l’organismo a crampi e spasmi muscolari, condizioni che possono rendere pericoloso restare in acqua.

Il mito delle 3 ore dopo aver mangiato: cosa dice la scienza

Da sempre si sente ripetere che è necessario attendere almeno tre ore dopo un pasto prima di fare il bagno. Questa convinzione, però, è stata recentemente smentita dall’International Life Saving Federation, che ha chiarito come non ci siano prove scientifiche a supporto di un legame diretto tra la digestione e un aumento del rischio di annegamento.

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Pensa alla tua sicurezza – felicitapubblica.it

Il tempo di digestione varia a seconda del tipo di cibo: ad esempio, un succo di frutta viene digerito in circa 20 minuti, mentre un piatto di pasta richiede circa un’ora. Le tre ore di attesa rappresentano dunque un intervallo eccessivamente prudente e non necessario dal punto di vista fisiologico.

Il vero pericolo non è tanto legato ai pasti, quanto alla cosiddetta idrocuzione, una sincope improvvisa provocata da un forte sbalzo termico tra la temperatura corporea e quella dell’acqua. Questo fenomeno può causare perdita di coscienza e aumentare drasticamente il rischio di annegamento.

Come prevenire l’idrocuzione e nuotare in sicurezza

Per evitare l’idrocuzione, è consigliabile non tuffarsi bruscamente in acqua, soprattutto nelle giornate più calde o subito dopo aver mangiato. La prassi più sicura, adottata anche da nuotatori e tuffatori professionisti, è quella di entrare gradualmente in acqua, bagnandosi lentamente le zone più sensibili come addome, spalle e testa. Questo consente al corpo di adattarsi progressivamente alla temperatura, riducendo il rischio di shock termico.

Infine, è fondamentale mantenersi sempre ben idratati con acqua o bevande adatte, evitando l’abuso di alcolici, specialmente in prossimità dell’attività natatoria.

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