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Siti Unesco in rete per la promozione del Mezzogiorno

Rete siti Unesco”: è questo il nome del progetto che coinvolgerà 14 siti del Mezzogiorno patrimonio dell’umanità. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Province Unesco Sud Italia e prevede l’utilizzo di multimedialità, nuove tecnologie e comunicazione, la promozione di percorsi personalizzati e un festival itinerante da luglio a settembre 2019.

Il progetto, che prevede un investimento complessivo di 1.080.000 euro, è stato cofinanziato dal Ministero per i Beni culturali e promosso dall’Unione province italiane (Upi). Al centro dei “Rete siti Unesco” c’è poi il portale internet www.unesconet.eu [1] che, con un’app dedicata, offre servizi e informazioni al turista, con la visita virtuale dei luoghi patrimonio dell’Umanità dei 14 siti del Mezzogiorno, la conoscenza delle caratteristiche e peculiarità dei territori e la possibilità di costruire itinerari personalizzati con l’utilizzo dell’Unesco Trip planner.

Uno dei cardini del progetto è, infine, #UNESCOfestivalexperience, primo festival dei siti Unesco del Sud, che si svolgerà da 21 luglio al 14 settembre nei 14 siti Unesco con la direzione artistica di Gaetano Stella.

Il programma, illustrato nei giorni scorsi a Matera, Capitale europea della Cultura per il 2019, vede capofila la provincia di Matera e coinvolge anche quelle di Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia e Salerno, i Comuni di Alberobello (Bari), Benevento, Matera, Monte Sant’Angelo (Foggia) Noto (Siracusa), Barumini (Su), i Liberi Consorzi Comunali di Siracusa ed Enna e le Città Metropolitane di Bari e Palermo.

Quanto ai siti Unesco coinvolti sono: i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera, la Costiera Amalfitana, il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, il Complesso monumentale di Santa Sofia, la Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio, Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, le Città tardo barocche del Val di Noto, la villa romana del Casale di Piazza Armerina, l’Area archeologica su Nuraxi di Barumini, i trulli di Alberobello, Castel del Monte, il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo e la Foresta Umbra.

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