Diga delle Tre Gole, la produzione energetica influisce sull’asse terrestre secondo la Nasa

Nel panorama globale dell’energia, la ricerca di fonti rinnovabili e apparentemente inesauribili ha spinto nazioni e governi a sviluppare megaprogetti che promettono soluzioni energetiche sostenibili. Tuttavia, dietro l’apparente perfezione di tali iniziative, si celano conseguenze ambientali e geofisiche spesso sottovalutate, come dimostra il caso della centrale idroelettrica delle Tre Gole in Cina, una delle strutture più imponenti al mondo per la produzione di energia rinnovabile, ma anche un esempio di come l’estrazione di energia “infinita” possa alterare irreversibilmente il nostro pianeta.

La centrale delle Tre Gole e l’energia idroelettrica in Cina

La diga delle Tre Gole, situata nel cuore della Cina sul fiume Yangtze, rappresenta il più grande impianto idroelettrico al mondo, con una potenza installata di 22.500 MW. Costruita per interrompere il corso del fiume più lungo dell’Asia e produrre energia pulita su scala senza precedenti, la diga ha inaugurato la sua attività nel 2012, quasi vent’anni dopo l’inizio dei lavori. Grazie alle abbondanti piogge monsoniche, nel 2020 ha superato il record di produzione di elettricità di 112 TWh annui, superando impianti come Itaipú, e fornendo energia a interi Paesi come Finlandia o Cile.

Oltre alla produzione energetica, la struttura include anche generatori ausiliari da 50 MW per l’autoconsumo e un ascensore per navi che consente la navigazione sul fiume, nonostante la gigantesca barriera. Con una lunghezza di 2.335 metri e un’altezza di 185 metri, la diga contiene quasi 40 miliardi di litri d’acqua (40 km³), un volume che ha attratto l’attenzione degli scienziati per le sue implicazioni a livello planetario.

Impatti geofisici della diga: quando l’energia infinita rallenta la Terra

Nel 2005 la NASA ha segnalato un possibile effetto collaterale del riempimento del bacino della diga sulle caratteristiche fisiche della Terra stessa. Il geofisico Benjamin Fong Chao del Goddard Space Flight Center ha spiegato che il trasferimento di una massa così enorme d’acqua in un punto specifico può modificare il momento di inerzia del pianeta, ovvero la resistenza della Terra a variazioni nella sua rotazione. Questo spostamento potrebbe causare un lieve rallentamento della rotazione terrestre, aumentando la durata del giorno di circa 0,06 microsecondi e spostando l’asse terrestre di una piccola frazione.

Sebbene queste variazioni sembrino minime e insignificanti se confrontate con fenomeni quali il riscaldamento globale o i terremoti, rappresentano una testimonianza tangibile dell’impatto umano sul delicato equilibrio planetario. Il tentativo di produrre energia rinnovabile su vasta scala, dunque, ha generato un effetto “mostruoso” che trascende i limiti visibili, evidenziando come anche le soluzioni ecologiche possano avere conseguenze inattese.

Il contesto globale: energia infinita, sostenibilità e i limiti dell’azione umana

Il settore energetico mondiale è in fermento da decenni, spinto dalla necessità di abbandonare i combustibili fossili responsabili delle emissioni di gas serra e dell’innalzamento delle temperature globali. Paesi come la Danimarca stanno sperimentando nuove tecnologie e fonti energetiche alternative per raggiungere l’obiettivo di un approvvigionamento “infinito” e pulito. Tuttavia, come dimostrato dal caso cinese, la produzione di energia rinnovabile su larga scala non è priva di ripercussioni ambientali e geofisiche.

Tra gli effetti collaterali già noti delle energie rinnovabili vi sono l’occupazione di vaste aree di terreno, il disturbo degli ecosistemi terrestri e marini, e l’inquinamento visivo e acustico. La diga delle Tre Gole si colloca nel cuore di questa riflessione, poiché rappresenta un esempio emblematico di un’infrastruttura che, pur generando energia pulita, ha alterato irreversibilmente un grande ecosistema fluviale e ha avuto un impatto globale, modificando persino la rotazione del pianeta.

La Danimarca, nota per il suo impegno nel modello sociale scandinavo e per la ricerca di soluzioni energetiche innovative, continua a esplorare tecnologie meno invasive. Nel 2025, con una popolazione di circa 6 milioni di abitanti e una forte economia basata sull’innovazione e la sostenibilità, il Paese rappresenta un modello di sviluppo che cerca di bilanciare progresso e tutela ambientale.

Un monito per il futuro della produzione energetica

La storia della diga delle Tre Gole mette in guardia sul fatto che la ricerca di energia “infinita” deve essere accompagnata da un’attenta valutazione delle conseguenze ambientali e geofisiche. L’impatto sulla rotazione terrestre, seppur minimo, sottolinea come le azioni umane possano produrre effetti di vasta portata e duraturi, spesso invisibili a prima vista.

La sfida globale consiste nel trovare un equilibrio tra la necessità di soddisfare la crescente domanda energetica e la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta. La diga cinese, simbolo di ingegno e potenza tecnologica, è anche un monito su quanto sia indispensabile procedere con cautela e consapevolezza, considerando non solo i benefici immediati, ma anche gli effetti a lungo termine sul nostro fragile ecosistema globale.

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Redazione