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È a attualmente in corso la Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione che si tiene In Costa d’Avorio ad Abijan dal 9 maggio scorso e proseguirà fino al 20.
In quest’ occasione, l’ONU ha reso pubblico il report sulla siccità dal titolo Drought in Numbers 2022; superfluo notare come i dati siano oltremodo allarmanti, dal momento che la desertificazione e conseguente siccità potrebbero colpire oltre il 75% della popolazione mondiale e addirittura miliardi di persone potrebbero essere costrette a vivere in aree con carenza d’acqua per almeno un mese all’anno, mentre oltre 200 milioni di persone potrebbero sfollare dalle loro abituali residenze.
Nell’analisi condotta dagli esperti la situazione appare anche più grave, poiché la crisi climatica sta aggravando il suo impatto sull’ecosistema, come del resto avevamo già evidenziato riguardo al nostro fiume più grande, il Po, ridotto a piccoli ristagni di acqua e con lui tutti gli affluenti.
Del resto, la siccità è una vera e propria catastrofe naturale che, sia pur rappresentando solo il 15% di tutti i disastri naturali, ha causato il maggior numero di vite umane, tant’è che dal 2000 al 2022 ha provocato la morte di oltre 10 milioni di persone, come emerge dal rapporto.
Lo stesso rapporto evidenzia come la siccità sia aumentata del 29% dall’anno 2000 e attualmente sul Pianeta di trovino 2,3 miliardi di persone che affrontano l’emergenza acqua.
Ma non basta, perché se il problema aumentasse, accadrebbe che:
«I fatti e le cifre di questa pubblicazione puntano tutti nella stessa direzione: una traiettoria ascendente nella durata delle siccità e nella gravità degli impatti, che non colpisce solo le società umane ma anche i sistemi ecologici da cui dipende la sopravvivenza di tutta la vita, compreso quello della nostra stessa specie» ha affermato Ibrahim Thiaw, segretario esecutivo dell’UNCCD.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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