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Il progetto “Pillole di movimento”, nato nel 2011 a Bologna grazie alla Uisp emiliana, diventa ora nazionale grazie alla stessa Uisp in collaborazione con le farmacie del gruppo Lloyds e le Federfarma provinciali e con il finanziamento del dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio.
Ma di che si tratta?
Si può ritirare senza ricetta e nella confezione, simile a quella di un qualsiasi farmaco da banco, si troverà uno speciale bugiardino, che dà diritto ad un mese di attività sportiva gratuitamente. 370 le società sportive aderenti, ben 1.700 le attività possibili. L’obiettivo è quello di rimettersi in forma e rilanciare lo sport.
Dal prossimo febbraio dunque, in tutte le farmacia aderenti e in 235 comuni italiani, sarà possibile richiedere queste particolari pillole, efficaci contro la sedentarietà e l’isolamento, ma capaci anche di infondere nuova energia ad un settore particolarmente colpito dalla pandemia: quello dello sport sociale.
Paola Paltretti, presidente di Uisp Bologna, racconta: “La forza del progetto risiede nella sua estrema semplicità: i cittadini possono ritirare in farmacia una scatoletta, che contiene non un farmaco ma buoni per frequentare gratuitamente, per un mese, palestre, piscine e attività proposte dalle società sportive aderenti. L’obiettivo è rimettere in movimento i sedentari, stimolandoli anche a rivivere momenti di socialità. Speriamo di avere davanti mesi che ci rimettano in moto e insieme”.
Un progetto davvero coraggioso, considerato il particolare momento storico che stiamo vivendo, in cui abbiamo necessità di superare indici alti di sedentarietà.
Grandi assenti sono Roma e Milano ma, come riferiscono gli organizzatori, nelle due città non è stato ancora possibile avviare delle collaborazioni con le farmacie anche a seguito del surplus di lavoro dovuto alla pandemia.
Michele Sciscioli, a capo del dipartimento per lo Sport, spiega: “Il governo, anche di fronte alla quarta ondata della pandemia. sta cercando di portare avanti le varie attività, a partire da quelle sportive, consapevole che lo sport abbia un importante ruolo sociale per le comunità locali e la qualità del benessere psicofisico. Il progetto risponde non solo alle esigenze specifiche di questa crisi pandemica, ma incentiva, in generale i valori dello sport, promuove le pari opportunità e contrasta la discriminazione, favorendo inclusione e partecipazione attiva”.
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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