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Un laboratorio dove insegnare alle donne che hanno subito violenza o che si trovano in situazione di disagio una professione, per facilitare il loro reinserimento nel mondo lavorativo e avere una seconda possibilità di essere indipendenti e felici.
È questo l’obiettivo del progetto “Fabbricatrici di sogni – Un progetto di inclusione femminile”, realizzato da Intesa Sanpaolo insieme a Fondazione Caritas Ambrosiana Onlus, Fondazione S. Carlo Onlus e al brand di moda LaMilanesa. Il primo laboratorio è stato avviato lo scorso 27 settembre e durerà sei mesi.
L’iniziativa nasce appunto per promuovere occasioni di riscatto per le donne che hanno subito violenza o sono in difficoltà socio-economica attraverso l’erogazione di corsi di alta sartoria e con l’obiettivo di offrire loro una prospettiva di inserimento nel mondo del lavoro e di riconquista della propria autonomia.
Cinzia Macchi, fondatrice del marchio di borse e accessori LaMilanesa, racconta come, attraverso il progetto, sia possibile innescare un circolo virtuoso “in grado di creare valore sociale, empowerment femminile e assicurare la sostenibilità degli interventi, attraverso il recupero di mestieri tradizionali con tecniche di alta sartoria e l’utilizzo di tessuti naturali, valorizzando al contempo la moda made in Italy, principi che mi hanno guidata fin dalla nascita del brand”.
L’iniziativa opera inoltre a supporto della Missione Inclusione e Coesione sociale del Pnrr (Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e promuove l’empowerment femminile e la creazione di lavoro come strumento di riscatto e di reinserimento nella società delle categorie più fragili.
Le borse e gli accessori realizzati dalle donne coinvolte nell’intervento saranno commercializzati con il brand solidale Fabbricatrici di sogni e saranno vendute presso tutti i negozi LaMilanesa in Italia, all’estero, e online. I ricavi derivanti dalle vendite saranno poi reinvestiti nel progetto con ulteriori iniziative rivolte a donne in situazione di difficoltà.
Ma ciao! Sono Annalica Casasanta, classe '83, abito a Francavilla al Mare ma sono originaria di un piccolo paesino immerso nel verde, Quadri, famoso per il suo ottimo tartufo. Strano, ogni volta che mi devo presentare la montagna è la prima cosa che mi viene in mente, forse perchè da lì vengono tutte le storie che amo raccontare, tutti i personaggi che adoro interpretare.
Dopo la maturità classica ho studiato Sociologia con una tesi sul fenomeno del Lobbying nell'Unione Europea, sono sempre stata appassionata di politica ma l'incontro casuale col teatro mi ha fatto deviare dai miei studi, trasformandomi in Annalica Bates. (non vi spoilero il perchè!).
Ho fatto mille lavori, dalla libraia (che ho amato follemente) alla segretaria ma è nel teatro e nell'arte che trovo la mia ragion d'essere. Dopo essermi occupata della comunicazione per il Florian Metateatro di Pescara, da quattro anni collaboro con l'attore e regista Milo Vallone e il suo Cantiere Teatrale, occupandomi di teatro ragazzi.
Da quattro anni inoltre, insieme alla mia collega Nadia Cristina Di Naccio, coordino le attività dell'Università della Libera Età di Francavilla al Mare (progetto ULE).
Oltre al teatro sono una divoratrice seriale di romanzi e adoro scrivere, ho pubblicato anche alcuni racconti partecipando a vari concorsi e ho frequentato la Scuola di scrittura creativa Macondo di Pescara.
Credo molto nella formazione continua e non smetterò mai di studiare per migliorare come attrice e insegnante di teatro ed è per questo che mi sto formando anche come Educatore alla Teatralità.
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