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Sarà Procida la Capitale italiana della cultura nel 2022

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Un dossier che comprende 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti e 40 opere originali, senza dimenticare la rigenerazione urbana di alcune strutture del territorio, dal carcere borbonico di Palazzo d’Avalos alla chiesa di San Giacomo. Sono questi gli elementi chiave che hanno decretato la vittoria di Procida che oggi ha conquistato il titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2022. L’isola campana ha conquistato la giuria, presieduta da Stefano Baia Curioni, avendo la meglio sulle altre città candidate: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo (Treviso), Taranto, Trapani, Verbania Lago Maggiore e Volterra.

L’annuncio è stato dato ieri mattina dal ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, nel corso di una videoconferenza che ha visto il sindaco Dino Ambrosino e il comitato organizzatore dell’isola esplodere in un urlo di gioia, accompagnato da lacrime di commozione. “Siamo onorati, grazie per questa opportunità storica che senz’altro coglieremo lavorando sodo per rendere orgogliosa l’Italia di questa bella scelta”, ha commentato il primo cittadino “Questa enorme gioia rappresenta il sentimento di tanti borghi dell’Italia minore. Penso che Procida possa essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio per il loro territorio e che, con questo titolo, vogliono costruire un riscatto importante per le loro terre. Siamo onorati e facciamo complimenti a tutte le altre città di cui pure abbiamo visto i dossier e abbiamo studiato le loro proposte culturali. La cultura, per noi e per loro, può essere uno straordinario detonatore del piano strategico di rilancio”.

“E’ una vittoria epocale, non solo per l’isola di Procida e per la Campania, ma per tutto il Paese”, ha dichiarato Agostino Riitano, direttore della candidatura di Procida. “In questo momento il Paese aveva bisogno di un progetto lungimirante e che potesse dare il segno che l’Italia non è fatta soltanto dalle grandi città d’arte ma i migliori giacimenti sono proprio in quei luoghi che sono stati considerati per anni minori. Noi con questa vittoria dimostriamo che ciò che è minore è anche profetico, e noi incorporiamo la profezia del cambiamento della cultura nel nostro Paese”.

A congratularsi con il comitato e l’amministrazione di Procida è stato il ministro Franceschini. “E’ un anno complicato per tutti, stiamo cercando di sostenere in ogni modo le attività culturali e turistiche e la designazione oggi della capitale italiana della cultura per il 2022 è un segnale per il futuro, la ripresa. Nel 2022 saremo tornati alla normalità e la cultura e il turismo torneranno importanti e fortissimi come lo erano prima della pandemia”, ha detto aprendo la cerimonia, per poi aggiungere, dopo la proclamazione: “viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della rinascita. Il progetto culturale presenta elementi di attrattività di livello eccellente. La motivazione parla da sola”.

Ma quali sono state le caratteristiche che hanno decretato la vittoria della proposta di Procida? Si tratta di un progetto molto complesso che si articola in un programma composto da 5 sezioni:
Procida inventa. Progetti che pianificano processi ed eventi propriamente artistici: mostre, cinema, performance e opere site specific;
Procida ispira. Progetti che candidano l’isola quale fonte d’ispirazione, sia come luogo reale, che come spazio dell’immaginario;
Procida include. Progetti di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte come strumenti di espressione dell’individuo posto in relazione alla collettività;
Procida innova. Progetti che promuovono il rapporto tra cultura e innovazione, favorendo momenti di confronto tra la comunità nazionale degli innovatori e la comunità locale, in un percorso di ripensamento strategico del proprio patrimonio culturale;
Procida impara. Progetti che promuovono il rafforzamento di una comunità educante, mediante la creazione di alleanze aperte che mirano al coinvolgimento di tutti i soggetti territoriali dal pubblico al privato sociale.

Ecco, dunque, le motivazioni così come sono state riassunte dalla giuria. “Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente”, si legge. “Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono”.

La campagna a supporto della candidatura di Procida ha ricevuto il supporto di oltre 300 artisti, tra cui Toni Servillo, Luisa Ranieri e Gigi D’Alessio, coinvolgendo realtà trasversali come l’Università Federico II e la Camera di commercio. Il progetto è stato sostenuto da tutte le istituzioni territoriali, Città metropolitana di Napoli e Regione Campania in primis.

Vi proponiamo di seguito il cortometraggio realizzato dalla Film Commission della Regione Campania a sostegno della candidatura. Non possiamo non segnalare in particolare la frase finale, decisamente in linea con il nostro portale: “Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale perché la cultura non isola”.

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