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Unicef, il famoso Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, si è detto seriamente preoccupato per l’impatto della pandemia da Covid 19 e le sue conseguenze, motivi per cui ha preparato un appello alle Istituzioni italiane chiedendo di mettere al centro dell’agenda politica i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Infatti, se è vero che, addirittura a livello mondiale, l’emergenza sanitaria ha improvvisamente ridefinito le abitudini e lo stile di vita di tutti i cittadini, è altrettanto vero che in Italia sono circa 10 i milioni di bambini e adolescenti che stanno vivendo le conseguenze negative di questa crisi.
Purtroppo la chiusura delle scuole, i mesi d’isolamento, la limitata socialità con gli amici, le nuove regole di distanziamento, le più specifiche attenzioni sanitarie o magari addirittura la perdita di un parente, hanno sconvolto le loro vite.
Fortunatamente tra pochi giorni riapriranno le scuole ed è proprio nell’ambito dell’istruzione che Unicef raccomanda di rafforzare la cooperazione tra scuole, Terzo Settore e Comunità educanti.
Ecco perché, in occasione della prossima riapertura delle scuole, Unicef ha lavorato con le Istituzioni e con altre organizzazioni per contribuire alla definizione di un piano di riapertura in sicurezza che garantisca un’istruzione inclusiva e di qualità oltre l’emergenza, con interventi personalizzati e attenti ai singoli bisogni degli studenti, elaborando la petizione per il Governo Italiano.
L’appello, che è possibile firmare online, si fonda su 5 punti (di cui mettiamo l’introduzione) per un’istruzione inclusiva:
Per firmare la petizione di Unicef, per un futuro migliore per gli adulti di domani, per leggere nel dettaglio lo sviluppo dei vari punti, è possibile recarsi qui.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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