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ActionAid: Centro Antiviolenza in Mozambico

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Yolanda è una giovane donna del Mozambico, fortemente impegnata nel Centro antiviolenza di ActionAid costruito vicino al suo villaggio.

A raccontare di lei è Raffaella Lebano, Vice Segretario Generale dell’ONG, che spiega come Yolanda abbia vissuto direttamente sulla propria pelle la violenza domestica, un problema che nel Paese africano riguarda 8 donne su 10. La giovane donna, dopo l’ennesima aggressione da parte del marito, è scappata insieme ai figli e si è rivolta al Centro, dove è stata aiutata a superare il trauma, è stata convinta a denunciare la violenza e soprattutto a costruire da sé un percorso di vita alternativo che l’ha resa indipendente e forte.

Non a caso oggi Yolanda è la responsabile del Centro antiviolenza e lotta affinché non accada ad altre donne quello che è successo a lei. Infatti, l’Organizzazione offre alle donne assistenza medica e ginecologica, il presidio degli assistenti sociali e anche della polizia per la denuncia degli abusi.

Purtroppo il luogo non è attualmente in grado di ospitare le donne per la notte e gli operatori sono costretti a rimandare le donne nel luogo da cui provengono e dove la violenza ricomincia, se possibile peggio di prima.

ActionAid desidera ampliare il Centro di Marracuene in Mozambico, costruendo almeno due dormitori con 16 posti letto e 2 bagni, affinché le donne che hanno subìto violenza possano venire accolte anche durante le ore notturne, possibilmente con i loro bambini; poterle proteggere per un certo periodo diventa il punto topico per completare il percorso di sottrazione ai soprusi. Il lavoro del Centro proseguirà con l’inserimento di ogni persona in corsi di formazione professionale com’è accaduto a Yolanda.

Sul proprio sito, ActionAid afferma: «Almeno una volta nella vita, una donna su tre in tutto il mondo ha subito violenza fisica o sessuale. Fenomeno strutturale e purtroppo trasversale a tutti i paesi e a tutte le classi sociali, la violenza sulle donne è tra le violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo».

Elencando poi le forme di violenza più comuni:

  • La violenza avviene tra le mura di casa, dove ci si dovrebbe sentire più sicure e protette.
  • Avviene nella società, dove gli stereotipi di genere impattano quotidianamente e negativamente sulla vita delle donne fin dall’infanzia.
  • Avviene sotto forma di tradizione culturale come nel caso delle mutilazioni genitali femminili, fenomeno che coinvolge ancora oggi 200 milioni di donne e bambine in tutto il mondo.
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