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Si è tenuta il 18 e il 19 maggio la settantatreesima Assemblea mondiale della sanità, il più importante organo decisionale dell’OMS. Lo scopo è offrire una valutazione indipendente sulla risposta delle diverse comunità internazionali alla pandemia da CoVid-19; allo stesso tempo viene proposto di ottenere la garanzia di un accesso equo a vaccini e trattamenti sanitari.
Tra le organizzazioni accreditate a seguire i lavori non manca MSF – Medici senza Frontiere-, organizzazione che rinnova il proprio appello a tutti i governi affinché non vengano depositati brevetti sui farmaci, test diagnostici ed eventuali vaccini utili per rispondere all’emergenza per la pandemia.
In particolare, è richiesto che il vaccino – una volta approntato – sia reso disponibile in modo economicamente accessibile, consentendo anche una produzione su larga scala affinché sia possibile soddisfare su la domanda mondiale.
Infatti, scrive in una nota Silvia Mancini (esperta di salute pubblica di MSF Italia): «Dall’inizio della pandemia abbiamo visto molti esempi di Paesi che hanno agito nel proprio interesse e multinazionali farmaceutiche che hanno ricercato facili assegnazioni di brevetti e altre forme di esclusività. L’approccio usato abitualmente dalle imprese farmaceutiche non può funzionare in una pandemia di questa portata». La stessa aggiunge:« Recentemente la Gilead ha siglato accordi di licenza volontaria sul suo farmaco remdesivir con 5 aziende produttrici di generici, escludendo da questo accordo un intero continente come l’America Latina e Paesi come la Cina, ovvero metà della popolazione mondiale. In una pandemia globale non dovrebbero esserci brevetti, né possiamo affidarci alla buona volontà delle aziende farmaceutiche per rispondere a un’emergenza di salute pubblica mondiale. L’accesso ai farmaci è un diritto di tutti. L’OMS dovrebbe avere un ruolo guida nello stabilire la gestione collettiva globale degli strumenti medici disponibili contro il Covid-19. Tecnologie, dati e know-how devono essere condivisi su base obbligatoria con il diritto all’utilizzo e alla produzione riconosciuto per tutti i Paesi».
Ecco pertanto le richieste specifiche di MSF all’Assemblea :
Attendiamo il resoconto dell’Assemblea, fiduciosi che eventuali problemi verranno risolti.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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