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L’Istituto Comprensivo Simonetta Salacone di Tor Pignattara (Roma) è noto per le iniziative sociali a favore dell’integrazione e della memoria e infatti in particolare quest’anno è partita l’iniziativa “Memorie d’inciampo”.
Ecco quindi che il 17 dicembre scorso, vigilia della Giornata d’azione globale contro il razzismo e per i diritti delle persone migranti, di fronte alla scuola elementare Francesco Baracca – facente parte dell’Istituto – è stata posizionata una pietra d’inciampo in memoria di quel giovane ragazzo proveniente dal Mali annegato e ritrovato con la pagella ricucita nei vestiti, posta proprio sul cuore. La triste vicenda è diventata nota e quel ragazzino senza nome è diventato il simbolo di chi, attraverso l’istruzione, crede fermamente di riuscire a costruire una nuova vita.
La targa recita: “Al giovane del Mali morto il 18 aprile 2015 portando una pagella sul cuore. Questa scuola avrebbe accolto lui e le altre persone che annegano cercando di attraversare il mare”.
Altre pietre uguali verranno poste davanti ad ogni plesso scolastico dell’Istituto Salacone. È stato scritto in una nota dall’IC stesso:« Memorie d’inciampo è il filo rosso che ci accompagna in questo percorso nei mesi di novembre e dicembre e oltre, per legarci all’idea del progetto “Pagella d’inciampo” nata da un’insegnante di Salerno e rilanciata e condivisa dal Tavolo Saltamuri anche con la campagna Mille Scuole Aperte».
Un modo diverso per dire che i diritti e la memoria, l’accoglienza e lo scambio, il valore della diversità e il rispetto non sono come monumenti da ricordare un solo giorno all’anno salvo poi cadere nel dimenticatoio per i seguenti 364, ma debbano essere pensieri e soprattutto azioni che diventino il nostro costante modo di vivere.
Il progetto, inoltre, ha dedicato spazio sia a Roma che nella stessa Tor Pignattara per commemorare ancora una volta tutte le persone deportate vittime del nazifascismo per motivi razziali, politici, militari, stigmatizzando la politica contro il “diverso”.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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