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Don Mattia Ferrari: “Ecco la mia esperienza sulla nave che salva i profughi”

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«Indipendentemente dalla nostra religione e dal mondo dal quale proveniamo, ciò che ci unisce è la nostra comune umanità». Ne è convinto don Mattia Ferrari, il giovane sacerdote di Nonantola (Modena) che nei mesi scorsi ha lasciato per qualche settimana la sua comunità per andare a fornire sostegno ai profughi appena salvati dalle onde. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua esperienza di cappellano per la ong “Mediterranea saving humans” e siamo ben lieti di condividere le sue parole di coraggio, umanità e fratellanza.

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