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In Irlanda del Nord diventa legale l’aborto

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In Irlanda del Nord era in vigore da 158 anni una delle legislazioni più dure riguardanti l’aborto, ma inopinatamente è stata cambiata grazie al voto del parlamento britannico a Westminster che, nello stesso giorno, ha anche approvato una legge a favore del matrimonio egualitario tra persone dello stesso sesso.

In effetti è stata possibile la formulazione del Northern Ireland Executive Formation Bill, la legge che, con i suoi emendamenti che legalizzano l’aborto, è pronta a entrare in vigore se l’esecutivo di Belfast non riuscirà a tornare operativo entro il 21 ottobre prossimo.

Le due norme approvate a Westminster entreranno in vigore all’inizio del 2020 ma già dal 22 ottobre 2019 l’interruzione di gravidanza non sarà più un reato e i procedimenti giudiziari in corso a quella data saranno annullati.

Si tratta infatti di un’anomalia la decisione legislativa di Londra, dal momento che – in quanto parte del Regno Unito – il Paese irlandese è soggetto alle leggi britanniche, tranne che per le materie relative alla devolution come i diritti civili. Del resto così era stato deciso nell’Accordo del Venerdì Santo del 1998 che segnò il momento più importante del processo di pace tra Irlanda del Nord e Regno Unito, firmato da Tony Blair e dal primo ministro irlandese Bertie Ahern.

Il motivo per cui è stato il parlamento inglese a legiferare è la grave spaccatura tra i due principali partiti della coalizione di maggioranza irlandese – il Partito Unionista Democratico e il Sinn Fèin – che da due anni impedisce la formazione di un governo in Irlanda del Nord che possa legiferare.

Pur essendo legale l’aborto in Inghilterra, Scozia e Galles dal 1967, la legge non era mai stata estesa all’Irlanda del Nord e, come dicevamo, la legge in vigore era la più restrittiva configurando l’interruzione volontaria di gravidanza come reato contro la persona. Abortire, quindi, era possibile solo nei casi in cui la gravidanza avesse messo a repentaglio la salute della donna incinta e chi si fosse sottoposta ad aborto illegale poteva rischiare addirittura l’ergastolo.

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