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È italiano lo studio che ha permesso la scoperta di una molecola, la proteina MS4A4A, che previene la formazione di metastasi tumorali. La ricerca è stata pubblicata dalla prestigiosa rivista Nature Immunology, frutto di uno studio sostenuto da Fondazione AIRC e diretto e coordinato dall’Istituto Humanitas e dall’Università Statale di Milano.
La proteina rilevata ha un ruolo centrale nell’attivare una risposta immunitaria protettiva contro la diffusione delle metastasi del tumore e si trova in cellule del sistema immunitario, i macrofagi ed è essenziale proprio per l’attivazione del “dialogo” tra i macrofagi stessi e le cellule Natural Killer, quelle deputate alla distruzione delle cellule tumorali.
Ha dichiarato Massimo Locati che, sebbene il gene responsabile della proteina sia stato scoperto 10 anni fa, il suo ruolo effettivo è stato chiarito da poco. Il professor Locati è docente di immunologia all’Università degli Studi di Milano e responsabile del Laboratorio di Biologia dei Leucociti di Humanitas, coordinatore dello studio e coautore dell’articolo insieme ad Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University. Il ricercatore ha spiegato anche che nei tumori primitivi che ancora non danno metastasi, i macrofagi – che in questa fase sono come poliziotti che stanno per essere corrotti – riconoscono la cellula tumorale e danno alle cellule Natural Killer il segnale di ucciderla. MS4A4A è essenziale affinché i macrofagi possano attivare questa risposta antitumorale, prevenendo così la formazione delle metastasi. Per questa funzione MS4A4A si candida a essere un biomarcatore di macrofagi all’interno dei tumori, una scoperta estremamente importante considerando che è stato recentemente riconosciuto il significato prognostico della presenza di macrofagi nei tumori. In molti casi però i tumori sono in grado di neutralizzare questa proteina dando luogo a metastasi: la sfida è quindi quella di riuscire a mantenere attiva MS4A4A, pertanto è allo studio la progettazione di anticorpi monoclonali che dovrebbero avere la finalità di potenziare la proteina nell’essere umano.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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