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Lavoro, serve un nuovo contratto sociale (seconda parte)

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  1. AUMENTARE GLI INVESTIMENTI NELLE CAPACITA’ DELLE PERSONE

Consentendo alle persone di realizzarsi in un’era digitale a emissioni zero, il nostro approccio va oltre la nozione di capitale umano e si focalizza sulle dimensioni più ampie dello sviluppo e del miglioramento delle condizioni di vita, compresi i diritti e l’ambiente favorevole alla crescita delle opportunità per il miglioramento del benessere delle persone.

  • Un diritto universale all’apprendimento lungo l’intero arco della vita che consenta alle persone di acquisire competenze, di riqualificarsi e di perfezionarsi. La formazione continua comprende l’apprendimento formale e informale, dalla prima infanzia e dall’istruzione di base fino alla formazione in età adulta. I governi, i sindacati e i datori di lavoro, nonché le istituzioni educative hanno responsabilità complementari nella costruzione di un ecosistema di apprendimento permanente efficace e adeguatamente finanziato.
  • Accrescere gli investimenti nelle istituzioni, nelle politiche e nelle strategie che sosterranno le persone attraverso le transizioni del futuro nel mondo del lavoro. I giovani avranno bisogno di supporto per affrontare la sempre più difficile transizione scuola-lavoro. I lavoratori più anziani avranno bisogno di scelte più ampie che consentano loro di rimanere economicamente attivi finché lo desiderano. Questo creerà una società attiva lungo l’intero arco della vita. Tutti i lavoratori avranno bisogno di supporto per affrontare il numero crescente di transizioni nel mercato del lavoro nel corso della loro vita. Le politiche attive del mercato del lavoro devono diventare proattive e i servizi pubblici per l’impiego devono essere rafforzati.
  • Attuare un piano di trasformazione che tenga conto dell’eguaglianza di genere. Il mondo del lavoro inizia a casa. Dal congedo parentale all’investimento nei servizi pubblici di cura e assistenza alla persona, le politiche devono promuovere la condivisione del lavoro domestico di cura e assistenza non retribuito per creare una vera parità di opportunità nei luoghi di lavoro. Rafforzare la voce delle donne e la loro leadership, eliminare le molestie e la violenza sul lavoro e attuare politiche salariali trasparenti sono i presupposti per raggiungere l’uguaglianza di genere. Sono inoltre necessarie misure specifiche mirate alla parità di genere nei luoghi del futuro incentrati sulla tecnologia.
  • Garantire protezione sociale universale dalla nascita alla vecchiaia. Il futuro del lavoro richiede un sistema di protezione sociale solido e reattivo basato sui principi di solidarietà e di condivisione del rischio e che sostenga i bisogni delle persone lungo l’intero arco della vita. Ciò richiede un piano di protezione sociale che assicuri un livello di protezione di base a tutti coloro che ne hanno bisogno e che sia integrato con sistemi contributivi di sicurezza sociale per offrire livelli di protezione più ampi.

  1. AUMENTARE GLI INVESTIMENTI NELLE ISTITUZIONI DEL LAVORO

Le nostre raccomandazioni mirano a rafforzare e rinvigorire le istituzioni del lavoro. Dalla legislazione e dai contratti di lavoro fino ai contratti collettivi e ai sistemi d’ispezione del lavoro: queste istituzioni sono gli elementi costitutivi delle società eque. Esse aprono la strada alla formalizzazione, riducono la povertà dei lavoratori e assicurano un futuro del lavoro basato sulla dignità, la sicurezza economica e l’uguaglianza.

  • Stabilire una Garanzia Universale per il Lavoratori. Tutti i lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto o dallo status professionale, dovrebbero godere dei diritti fondamentali sul lavoro, di un “salario atto a garantire condizioni di vita dignitosa” (Costituzione dell’OIL 1019), del limite massimo dell’orario di lavoro e della tutela della salute e sicurezza sul lavoro. I contratti collettivi o la legislazione possono innalzare questa soglia di protezione. Questa proposta consente inoltre di riconoscere la salute e la sicurezza sul lavoro come un principio e un diritto fondamentale del lavoro.
  • Migliorare la gestione dei tempi di lavoro. Pur soddisfacendo le esigenze delle imprese, i lavoratori hanno bisogno di maggiore autonomia sul proprio orario di lavoro. L’utilizzo della tecnologia per ampliare le scelte e raggiungere un equilibrio tra vita professionale e vita privata può aiutare i lavoratori a raggiungere questo obiettivo e a gestire le pressioni che derivano dalla progressiva riduzione degli spazi tra il tempo dedicato al lavoro e alla vita privata. Per poter creare opportunità concrete sui modelli di flessibilità e controllo dell’orario di lavoro, sarà necessario un impegno continuo nel limitare il tempo massimo dell’orario di lavoro e adottare misure che migliorino la produttività e che, nel contempo, assicurino un numero minimo di ore di lavoro garantite.
  • Garantire la rappresentanza collettiva dei lavoratori e dei datori di lavoro, attraverso il dialogo sociale inteso come bene pubblico e supportato dalle politiche pubbliche. Tutti i lavoratori devono godere della libertà di associazione e del diritto alla contrattazione collettiva, con lo Stato che agisce da garante di tali diritti. Le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro devono rafforzare la loro legittimità rappresentativa attraverso tecniche organizzative innovative che raggiungano chi è impegnato in nuovi modelli di impresa, anche attraverso l’uso della tecnologia. Queste organizzazioni devono anche usare il loro potere di mobilitazione per portare i diversi interessi sul tavolo negoziale.
  • Gestire le tecnologia e metterla al servizio del lavoro dignitoso. Ciò significa che i lavoratori e i dirigenti devono negoziare la progettazione del lavoro. Significa anche adottare un approccio nel quale l’intelligenza artificiale rimane “sotto il controllo umano”, che assicura che le decisioni finali siano adottate dalle persone. Dovrebbe essere istituito un sistema di governance internazionale per le piattaforme digitali del lavoro che esiga che queste piattaforme (e i loro clienti) rispettino determinati diritti e livelli minimi di tutela. Il progresso tecnologico richiede anche una regolamentazione sull’uso dei dati e sulla responsabilità dell’impiego degli algoritmi nel mondo del lavoro.

 

  1. AUMENTARE GLI INVESTIMENTI NEL LAVORO DIGNITOSO E SOSTENIBILE

Raccomandiamo investimenti trasformativi, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

  • Incentivi per promuovere in investimenti in settori chiave per il lavoro dignitoso e sostenibile. Tali investimenti favoriranno anche il progresso verso l’uguaglianza di genere con l’obiettivo di creare milioni di posti di lavoro e nuove opportunità per le micro, piccole e medie imprese. Lo sviluppo dell’economia rurale, che rappresenta il futuro di molti lavoratori nel mondo. Dovrebbe diventare una priorità. Se si vogliono ridurre i divari e favorire servizi ad alto valore, è necessario orientare gli investimenti verso infrastrutture materiali e digitali di alta qualità.
  • Riorganizzare i sistemi di incentivi per le imprese verso strategie di investimento a più lungo termine, e considerare indicatori supplementari di sviluppo umano e di benessere. Queste azioni possono includere politiche fiscali eque, la revisione delle norme di contabilità aziendale, una migliore rappresentanza delle parti interessate e cambiamenti nelle pratiche di rendicontazione. Devono anche essere sviluppati nuovi sistemi di misurazione del progresso dei paesi che tengano conto delle dimensioni ridistributive della crescita, del valore del lavoro non retribuito svolto al servizio delle famiglie e delle comunità, nonché dell’esternalizzazione dell’attività economica come il degrado ambientale.

Assumersi la responsabilità

Chiediamo a tutte le parti interessate di assumersi la responsabilità di costruire un futuro del lavoro giusto ed equo. Un’azione urgente per rafforzare il contratto sociale in ogni paese richiede un incremento degli investimenti nelle capacità delle persone e delle istituzioni del lavoro e di trarre vantaggio dalle opportunità per un lavoro dignitoso e sostenibile. I paesi devono adattare strategia nazionali sul futuro del lavoro attraverso il dialogo sociale e le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro.

Raccomandiamo che tutte le istituzioni multilaterali competenti rafforzino il loro lavoro comune su questo piano. Raccomandiamo in particolare l’istituzione di rapporti di lavoro più sistemiche e sostanziali tra l’Organizzazione Mondiale del commercio (OMC), le istituzioni di Bretton Woods e l’OIL. Esistono legami forti, complessi e fondamentali tra le politiche commerciali, finanziarie, economiche e sociali. Il successo del piano di crescita e sviluppo incentrato sulla persona che proponiamo dipende in larga misura dal coordinamento tra queste politiche.

Guidato dal suo mandato normativo basato sui diritti e nel pieno rispetto del suo carattere tripartito, l’OIL è chiamato a svolgere un ruolo unico nel sostenere la realizzazione di questi piano. Esso può diventare un punto focale nel sistema internazionale per il dialogo sociale, per l’analisi e l’orientamento delle strategie nazionali sul futuro del lavoro e per esaminare come l’applicazione della tecnologia possa influenzare positivamente la progettazione del lavoro e il benessere dei lavoratori. Raccomandiamo inoltre che venga data particolare attenzione all’universalità dl mandato dell’OIL. Ciò richiede un ampliamento delle sue attività al fine di includere coloro che sono storicamente rimasti esclusi dalla giustizia sociale e dal lavoro dignitoso, in particolare coloro che lavoro nell’economia informale. Questo richiede, allo stesso tempo, un’azione innovativa per affrontare la crescete diversità delle situazioni in cui viene svolto il lavoro, in particolare il fenomeno emergente dell’intermediazione del lavoro digitale attraverso l’economia delle piattaforme. Riteniamo che una Garanzia Universale per il Lavoratori sia uno strumento adeguato per affrontare queste sfide e raccomandiamo all’OIL di garantire un’attenzione urgente alla sua attuazione.

Riteniamo che questo rapporto rappresenti l’inizio di un percorso. L’OIL, che riunisce governi, datori di lavoro e lavoratori di ogni parte del mondo, è l’organizzazione adatta a fungere da bussola e guida nella prosecuzione di questo percorso.

 

 

 

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