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Consentendo alle persone di realizzarsi in un’era digitale a emissioni zero, il nostro approccio va oltre la nozione di capitale umano e si focalizza sulle dimensioni più ampie dello sviluppo e del miglioramento delle condizioni di vita, compresi i diritti e l’ambiente favorevole alla crescita delle opportunità per il miglioramento del benessere delle persone.
Le nostre raccomandazioni mirano a rafforzare e rinvigorire le istituzioni del lavoro. Dalla legislazione e dai contratti di lavoro fino ai contratti collettivi e ai sistemi d’ispezione del lavoro: queste istituzioni sono gli elementi costitutivi delle società eque. Esse aprono la strada alla formalizzazione, riducono la povertà dei lavoratori e assicurano un futuro del lavoro basato sulla dignità, la sicurezza economica e l’uguaglianza.
Raccomandiamo investimenti trasformativi, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Assumersi la responsabilità
Chiediamo a tutte le parti interessate di assumersi la responsabilità di costruire un futuro del lavoro giusto ed equo. Un’azione urgente per rafforzare il contratto sociale in ogni paese richiede un incremento degli investimenti nelle capacità delle persone e delle istituzioni del lavoro e di trarre vantaggio dalle opportunità per un lavoro dignitoso e sostenibile. I paesi devono adattare strategia nazionali sul futuro del lavoro attraverso il dialogo sociale e le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Raccomandiamo che tutte le istituzioni multilaterali competenti rafforzino il loro lavoro comune su questo piano. Raccomandiamo in particolare l’istituzione di rapporti di lavoro più sistemiche e sostanziali tra l’Organizzazione Mondiale del commercio (OMC), le istituzioni di Bretton Woods e l’OIL. Esistono legami forti, complessi e fondamentali tra le politiche commerciali, finanziarie, economiche e sociali. Il successo del piano di crescita e sviluppo incentrato sulla persona che proponiamo dipende in larga misura dal coordinamento tra queste politiche.
Guidato dal suo mandato normativo basato sui diritti e nel pieno rispetto del suo carattere tripartito, l’OIL è chiamato a svolgere un ruolo unico nel sostenere la realizzazione di questi piano. Esso può diventare un punto focale nel sistema internazionale per il dialogo sociale, per l’analisi e l’orientamento delle strategie nazionali sul futuro del lavoro e per esaminare come l’applicazione della tecnologia possa influenzare positivamente la progettazione del lavoro e il benessere dei lavoratori. Raccomandiamo inoltre che venga data particolare attenzione all’universalità dl mandato dell’OIL. Ciò richiede un ampliamento delle sue attività al fine di includere coloro che sono storicamente rimasti esclusi dalla giustizia sociale e dal lavoro dignitoso, in particolare coloro che lavoro nell’economia informale. Questo richiede, allo stesso tempo, un’azione innovativa per affrontare la crescete diversità delle situazioni in cui viene svolto il lavoro, in particolare il fenomeno emergente dell’intermediazione del lavoro digitale attraverso l’economia delle piattaforme. Riteniamo che una Garanzia Universale per il Lavoratori sia uno strumento adeguato per affrontare queste sfide e raccomandiamo all’OIL di garantire un’attenzione urgente alla sua attuazione.
Riteniamo che questo rapporto rappresenti l’inizio di un percorso. L’OIL, che riunisce governi, datori di lavoro e lavoratori di ogni parte del mondo, è l’organizzazione adatta a fungere da bussola e guida nella prosecuzione di questo percorso.
Sono nato a Pescara il 18 settembre 1955 e vivo a Francavilla al Mare con mia moglie Francesca e i miei figli Camilla e Claudio. Ho una formazione umanistica, acquisita frequentando prima il Liceo Classico G.B. Vico di Chieti e poi l’Università di Padova, dove mi sono laureato in Filosofia con Umberto Curi. Il primo lavoro è stato nella cooperazione: un’esperienza che ha segnato il mio futuro. Lì ho imparato a tenere insieme idealità e imprenditorialità, impegno individuale e dimensione collettiva, profitto e responsabilità. Negli anni seguenti ho diretto un’agenzia di sviluppo locale e promozione imprenditoriale, sono stato dirigente in un ente locale, ho lavorato come consulente anche per importanti aziende globali. Oggi sono presidente di una start up cooperativa: evidentemente i grandi amori tornano di prepotenza, quando meno te lo aspetti. Nel lavoro mi piace condividere progetti, costruire percorsi inediti, fare squadra, veder crescere giovani professionalità. Amo leggere e ascoltare musica, camminare in montagna e, appena possibile, intraprendere un nuovo viaggio.
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