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Il Decreto Sblocca cantieri è stato licenziato con approvazione alla Camera dei Deputati (dopo essere stato in precedenza approvato a Palazzo Madama) ed è quindi diventato legge. I voti favorevoli sono stati 259, i contrari 75 e 45 gli astenuti; si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’approvazione veloce di circa una ventina di decreti attuativi a completamento.
Critiche le opposizioni che sostengono come il decreto non sblocchi alcuna opera ma anzi sia potenzialmente dannoso aprendo la strada a infiltrazioni mafiose e allo sfruttamento dei lavoratori a causa del massimo ribasso consentito, dei subappalti liberi e non toglie alcuna burocrazia.
Di seguito i punti salienti contenuti nel decreto:
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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