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Sono diverse le aziende tessili che stanno provando materiali creati con materie prime ecosostenibili e le idee sono davvero disparate. Non a caso, avevamo parlato di moda sostenibile in questo articolo.
Questa volta è Levi’s, la marca famosa nel mondo per i suoi jeans a tutt’oggi molto in voga, ad annunciare la nascita di una nuova linea di abbigliamento in canapa e cotone dal nome “Wellthreat x Outerknown“. Del resto la moda richiede di essere al passo con i tempi non solo per i modelli proposti ma anche per i materiali utilizzati che preferibilmente devono essere sostenibili.
L’azienda ha fatto sapere di essere riuscita a creare un tessuto utilizzando per il 31% canapa e per il resto cotone. Sono nati quindi un jeans e un giubbetto oltre a una maglietta in denim riciclato, una camicia misto canapa e dei pantaloncini da surf, questi ultimi realizzati in nylon monocomponente e completamente riciclabile.
Sottolinea Paul Dillinger – capo dell’innovazione globale della Levi’s – in un’intervista a Business Insider: «Passeremo da un indumento prodotto utilizzando 3.781 litri di acqua dolce, ai 2.655 litri di quello proveniente da coltivazioni di fibra di canapa», rilevando inoltre che la canapa utilizzata «è stata ricavata da un raccolto alimentato solo dalla pioggia e quindi ha ridotto di circa il 30% l’acqua utilizzata nella coltivazione delle fibre ». Senza contare che la coltivazione non ha bisogno necessariamente di pesticidi. Insomma, si tratta di una filiera decisamente ecofriendly per sfruttare al meglio le potenzialità della canapa. Anzi, con la firma di Trump sul Farm Bill a dicembre e la conseguente legalizzazione e commercializzazione della canapa a livello federale, si stima che l’industria agricola e quelle collegate alla lavorazione della fibra faranno un notevole passo avanti nei loro volumi d’affari.
Ma la Levi’s vuole fare di meglio, continuando a studiare i modi più adatti a trattare la fibra naturale e infatti la prossima sfida sarà di renderla ancora più morbida per meglio adattarla ai capi di abbigliamento.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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