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Dito sull’interruttore e, alle 20,30 di sabato 30 marzo, premere con decisione: scatta in quel momento infatti l‘Eearth Hour, l’Ora della Terra, l’evento mondiale promosso dal WWF.
Per un’ora saremo senza luce e potremo ascoltare con le orecchie e con gli altri sensi il grido del nostro pianeta che chiede aiuto a tutti i suoi abitanti per tornare a vivere e respirare come prima.
La prima edizione di questo evento-simbolo si è tenuta nel 2007 e la mobilitazione mondiale del WWF ha oggi più che mai l’intento di ricordare ai cittadini del mondo quanto sia importante concedere al nostro pianeta un futuro sostenibile.
Il gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora unisce cittadini, istituzioni, imprese e attività per regalare al mondo un pezzetto di futuro sostenibile e un aiuto per vincere la sfida dei cambiamenti climatici; è la dimostrazione che, se si vuole, insieme si può fare qualcosa.
Nel 2007 l’evento Earth Hour riguardò soltanto la città di Sidney poi, negli anni, man mano l’onda si è propagata in ogni angolo della Terra oscurando vie e piazze famose, strade, viali e monumenti; sono stati volutamente oscurati persino i monumenti simbolo come il Colosseo, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo e tantissimi altri, per dare un segno tangibile di dissenso sulla distruzione che apportano i cambiamenti climatici.
Naturalmente anche nel nostro Paese saranno centinaia gli eventi organizzati da istituzioni, associazioni, amministrazioni e semplici cittadini e in ogni caso l’evento centrale di quest’anno di Earth Hour si svolgerà il 30 marzo della città di Matera, capitale europea della cultura.
Nel fiabesco contesto storico della città dei Sassi, si terrà un concerto del pianista Danilo Rea in collaborazione con il Comune di Matera, il Conservatorio di Musica E.R. Duni di Matera e l’Agenzia Spaziale Italiana.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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