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Musli Alievsky,il giovane fondatore dell’associazione onlus Stay Human ha dichiarato in una nota: «Il popolo rom e sinti continua a subire soprusi e angherie nell’indifferenza di molti, quei molti che ignorano quanto l’indifferenza possa uccidere. Quando cresci e vivi in una società che in nome della libertà di espressione si sente libera di offenderti e vomitarti contro parole di odio ti trovi spesso costretto ad interiorizzarle, a concepirle come fossero la normalità».
Il professore e musicista Alexian Santino Spinelli (di cui abbiamo parlato qui), facendo eco alle parole di Alievsky, ci tiene a ricordare come la cultura della popolazione romanès sia transnazionale e multiforme, con infinite sfaccettature e sfumature, essendo distribuita in ogni continente e in tantissimi Paesi.
Una cultura che si è tramandata oralmente di generazione in generazione per almeno quindici secoli, esponendosi a influenze culturali diverse nel corso del lungo viaggio del popolo rom dall’India verso i Paesi occidentali e addirittura capace di ispirare alcuni tra i più grandi compositori musicali mondiali: da Brahms a Listz, da Bizet a De Falla, da Schubert a Debussy, sino ai compositori e musicisti più contemporanei; una popolazione pacifica, che non ha mai fatto la guerra a nessuno. Ma che è stata perseguitata sempre e in ogni luogo.
Come continua a considerare il professor Spinelli, in realtà si dovrebbe parlare di culture romanès, perché le tradizioni sono tante e diverse tra loro e quindi ogni comunità romanì rappresenta un mondo a sé stante.
Ma i concetti basilari rimangono più o meno gli stessi per tutti, basandosi su una percezione dualistica del mondo, contrapponendo concetti come onore e vergogna, puro e impuro, fortuna e sfortuna; tutte queste percezioni esercitano un forte condizionamento nella vita delle comunità e negli individui, rappresentando criteri di orientamento per tutti.
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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