Portale di economia civile e Terzo Settore

Nel suo nuovo film Gaglianone mostra “Dove bisogna stare”

35

Dove bisogna stare”, così s’intitola il nuovo film di Daniele Gaglianone e Stefano Collizzolli, già presente nelle sale italiane per raccontare la situazione di un’Italia che nonostante stia andando sempre più a fondo, ha ancora qualche possibilità di salvezza.

Questo, grazie a persone come Lorena, una pensionata che ogni giorno scavalca un cancello per testare un sentiero, una donna con la tenacia di chi crede che battersi per una giusta causa sia ancora possibile. Una cittadina che lotta per dedicarsi agli altri, ai migranti provenienti dai Balcani che vivono nei boschi di Pordenone.

Lorena, insieme ad altre tre donne italiane, Elena, Giorgia e Jessica rappresenta l’Italia migliore, l’Italia che può ancora avere uno spiraglio di luce. La pellicola prodotta con l’aiuto di Medici senza frontiere da ZaLab è uno scenario che serve a trovare soluzioni nel problema dell’immigrazione in Italia.

Giorgia, a Como, ha lasciato il suo lavoro di segretaria per aiutare i nuovi arrivati; Elena, in Val di Susa, si occupa di chi prova a superare le Alpi per arrivare in Francia rischiando la vita. Infine c’è Jessica, di Cosenza che gestisce il Rialz, un edificio dove vivono sia italiani che stranieri.

Secondo Medici senza frontiere, in Italia, oltre 10.000 migranti in fuga da guerre, catastrofi naturali e miseria, vivono in situazioni drastiche e senza un tetto sulla testa. Questi dati sono stati inseriti all’inizio del film.

Giuseppe De Mola, curatore di Fuoricampo però ci rincuora così: “L’unica nota positiva è la presenza di tante persone, soprattutto donne, che a titolo gratuito fanno di tutto per aiutare queste persone. Per questo abbiamo pensato di restituire visibilità e valore a questi attivisti, che mostrano un’Italia migliore”.

Dopo le anteprime dei giorni scorsi a Roma e Torino, il film sarà presto disponibile in tutta Italia.

Un semplice test per conoscere la cultura romanì 5/5
Rom e sinti sono la minoranza più discriminata in Europa

Leave A Reply

Your email address will not be published.

Loading Facebook Comments ...