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2019: un anno di ricorrenze storiche

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Lo scorso anno abbiamo pubblicato un articolo – che potete trovare qui – sugli eventi storici più importanti avvenuti nei secoli e recanti la cifra finale “8”. Dal momento che spesso anche gli anni terminanti con il “9” si sono contraddistinti per grandi e importanti cambiamenti, anche in questa occasione vogliamo riproporre lo stesso “gioco”.

E di cambiamento possiamo parlare davvero quando nel 1789 inizia la Rivoluzione Francese che sovverte lo stato sociale e il cui motto “ Liberté, Ègalité, Fratenité” viene ricordato ancora oggi. Non a caso, sulle basi di questa rivoluzione nasceranno le future democrazie.

Ma è nel corso del ventesimo secolo che avvengono gli eventi più significativi e probabilmente contraddittori. Il 1929 è l’anno dei Patti lateranensi tra Italia e Santa Sede con il Cardinale Pietro Gasparri, in rappresentanza di Papa Pio XI, e Benito Mussolini. Gli accordi verranno in seguito rinnovati nel 1984 dall’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi.

Nello stesso anno, il 24 ottobre, ricordiamo il giovedì nero di Wall Street quando inizia il crollo della Borsa, e il martedì 29 ottobre avviene la debacle totale. Queste giornate convulse innescano la grave crisi mondiale dell’economia che, trascinatasi per anni, avrà gravi conseguenze, sino a portare al secondo conflitto mondiale nel giro di un solo decennio.

Il 1939 è un anno chiave. Segna l’inizio del pontificato di Eugenio Pacelli con il nome di Pio XII.

In Spagna Francisco Franco conquista Madrid, ponendo fine alla guerra civile spagnola iniziata nel 1936. Seguiranno anni di oscura dittatura che termineranno solo con la morte del Caudillo nel 1975.

Nello stesso anno Mussolini pone la firma sul trattato di alleanza militare con Adolf Hitler, il Patto d’Acciaio. Nell’accordo è previsto, in caso di guerra, l’intervento armato dell’Italia al fianco della Germania.

In realtà accade qualcosa di peggio, poiché con il Patto Molotov-Ribbentrop la Germania nazista e l’Unione Sovietica stalinista si spartiscono l’Europa orientale: Finlandia, Lituania, Lettonia, Estonia, Bessarabia romena e Polonia orientale entrano nella sfera di interessi dell’URSS, la Polonia occidentale in quella della Germania. Il patto viene tenuto segreto e se ne verrà a conoscenza solamente a guerra finita.

Il 1° settembre inizia l’invasione della Polonia da parte di Hitler, in base a quanto segretamente pattuito con Stalin (l’URSS occuperà la parte orientale della Polonia il 17 settembre), innescando la Seconda guerra mondiale. Intanto in Italia Mussolini, dopo aver dichiarato la “non belligeranza”, instaura con nuove leggi un’economia di guerra: per esempio il divieto di vendere carne in alcuni giorni della settimana, la proibizione di usare ferro e cemento armato nelle costruzioni private, il razionamento del carbone per il riscaldamento, mentre cominciano anche le prove di oscuramento elettrico.

Il 3 settembre la svolta epocale: Gran Bretagna, Australia e Francia dichiarano guerra alla Germania.

Dopo i lunghi anni di ostilità e conseguenze funeste, l’Italia comincia a risorgere: nel 1949 – con la Legge n.43 del 28 febbraio – il Parlamento approva il “Progetto di legge per incrementare l’occupazione operaia, agevolando la costruzione di case per i lavoratori” (il cosiddetto Piano Fanfani).

Rifiorisce anche la cultura: nel 1959 il Premio Nobel per la letteratura viene assegnato all’italiano Salvatore Quasimodo, nato a Modica (Ragusa), considerato l’esponente di maggior rilievo dell’Ermetismo.

Dieci anni dopo, nel luglio del 1969, l’uomo sbarca sulla Luna: Neil Armstrong e Buzz Aldrin sono i primi esseri umani a camminare sul suolo lunare e la missione spaziale Apollo 11, partita il 16 luglio, avrà termine otto giorni dopo.

Durante il mese di agosto, dal 15 al 18, si tiene a Bethel (una piccola cittadina rurale nello Stato di New York) il Festival di Woodstock che ha risonanza mondiale: una tre giorni di musica in cui si alternano sul palco i più grandi artisti mondiali tra cui Johan Baez, Arlo Gutrie, Santana, Janis Joplin, The Who, Jimi Hendrix e tantissimi altri.

Il 12 dicembre dello stesso anno è una data tragica per il nostro Paese: cinque bombe insanguinano, in meno di un’ora, Roma e Milano. La prima alle 16.30 nel capoluogo lombardo presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura in quella che verrà ricordata come Strage di piazza Fontana. Muoiono  17 persone e ne rimangono ferite 88. La seconda bomba viene collocata nel sottopassaggio nei pressi di via Veneto/via di San Basilio a Roma e scoppia alle 16.55 dentro la Banca Nazionale del Lavoro: i feriti sono 13. Altre due bombe esplodono, sempre a Roma, appena mezz’ora dopo, davanti all’Altare della Patria, causando 4 feriti. Un’altra bomba piazzata alla Banca Comit di Milano, non esplosa, viene fatta brillare dagli artificieri. Lo sgomento è grande, la paura tanta: è così che inizia la strategia della tensione.

Il 1989 è denso di grandi inquietudini ma anche di grandi cambiamenti e distensioni. A Pechino, in aprile, iniziano le proteste studentesche in Piazza Tienanmen cui partecipano operai e intellettuali; le rivendicazioni prenderanno il nome di Primavera democratica cinese. Le richieste dei rivoltosi consistono in richieste di riforme politiche, libertà di stampa e di espressione e liberazione dei prigionieri politici. Le proteste proseguono fino alla notte tra il 3 e 4 giugno, quando le truppe dell’esercito ricevono l’ordine di soffocare nel sangue ogni rivendicazione. Ancora oggi non si conosce il numero reale delle vittime.

Ma un altro grande avvenimento scuote quell’anno: l’abbattimento ideale e fisico del muro di Berlino, costruito nel 1961, che divide a metà la città e la Germania in due parti. La distruzione del muro decreta così la fine della Guerra Fredda tra le due potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica. A Berlino viene finalmente riaperta la Porta di Brandeburgo e la Germania celebra la sua riunificazione.

Il 1° gennaio 1999 vede la nascita ufficiale dell’Euro, la nuova moneta europea, anche se il suo normale corso avverrà di fatto nel 2002. Sostituirà le valute degli undici Paesi che vi hanno aderito.

Nel marzo dello stesso anno la NATO, con l’operazione Allied Force, inizia i bombardamenti contro la Jugoslavia per porre fine alla repressione della maggioranza albanese in Kosovo voluta dal presidente nazionalista serbo Slobodan Miloševic.

Nell’anno 2009 in Italia – nella notte del 6 aprile – una violenta scossa di terremoto di magnitudo 6,3 mette in ginocchio L’Aquila e la sua provincia; sono le 3.32 e la conta delle vittime, nei giorni successivi, sarà di 309 morti, 1.500 feriti, 65.000 sfollati e gravi danni agli edifici.

Il 10 aprile si celebrano i funerali di Stato; il 23 aprile il Consiglio dei Ministri sceglie proprio L’Aquila come nuova sede del G8 2009.

Purtroppo la ricostruzione della città va ancora a rilento, poco è cambiato rispetto ad allora, soprattutto nel centro e negli edifici pubblici del capoluogo abruzzese. La città rinascimentale, più volte ricostruita sin dal tempo degli antichi Sabini, è un patrimonio non solo italiano ma di tutto il mondo che dev’essere tutelato e ricostruito completamente.

 

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