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Il PON “Inclusione” 2014-2020 per rom, sinti e caminanti

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Il PON (Programma Operativo Nazionale) “Inclusione” è stato promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato in collaborazione con il MIUR, il ministero della Salute e l’Istituto degli Innocenti.

Si è trattato di un progetto di inclusione per il periodo 2014-2020 e il suo svolgimento era previsto su diverse città metropolitane italiane come Milano, Roma, Napoli, Torino e molte altre.

In realtà questo PON ha proseguito il percorso del Progetto sperimentale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti (RSC) avviato nel 2013 assieme a 13 Città Riservatarie (ex lege 285/97). Per la nuova progettazione nel quadro del PON “Inclusione” è stato previsto il coinvolgimento di 81 scuole, 266 classi e 600 alunni RSC target.

Gli obiettivi erano:

  • miglioramento dell’inclusione scolastica e del successo formativo dei minori RSC;
  • contrasto alla dispersione scolastica dei minori RSC;
  • miglioramento dell’accesso ai servizi socio-sanitari dei minori RSC e delle loro famiglie;
  • consolidamento di una governance multisettoriale e multilivello territoriale sostenibile;
  • creazione di una rete di collaborazione tra le città che aderiscono al progetto.

I destinatari del progetto sono stati:

  • bambini e ragazzi RSC 6-14 anni. Oggetto di attenzione anche i bambini RSC di 3-5 anni, attraverso attività rivolte alla pre-scolarizzazione, e/o i ragazzi che hanno completato il ciclo della scuola secondaria di I grado che si avviano alla secondaria di II grado, alla formazione professionale o a rischio di abbandono scolastico;
  • famiglie RSC;
  • tutti i bambini e ragazzi non RSC iscritti nelle classi e scuole coinvolte nel progetto;
  • dirigenti scolastici, corpo docente e personale ATA;
  • responsabili e operatori dei settori sociale e sociosanitario, e più in generale della rete locale per l’inclusione.

Dopo i primi 3 anni (con riferimento al Progetto sperimentale ex lege 285/97), nel 2016,  sono stati stilati da un comitato scientifico alcuni Quaderni contenenti rapporti da parte del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza che è possibile trovare qui.

È auspicabile vengano stilati presto nuovi rapporti per fare il punto della situazione.

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