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Il PON (Programma Operativo Nazionale) “Inclusione” è stato promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato in collaborazione con il MIUR, il ministero della Salute e l’Istituto degli Innocenti.
Si è trattato di un progetto di inclusione per il periodo 2014-2020 e il suo svolgimento era previsto su diverse città metropolitane italiane come Milano, Roma, Napoli, Torino e molte altre.
In realtà questo PON ha proseguito il percorso del Progetto sperimentale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti (RSC) avviato nel 2013 assieme a 13 Città Riservatarie (ex lege 285/97). Per la nuova progettazione nel quadro del PON “Inclusione” è stato previsto il coinvolgimento di 81 scuole, 266 classi e 600 alunni RSC target.
Gli obiettivi erano:
I destinatari del progetto sono stati:
Dopo i primi 3 anni (con riferimento al Progetto sperimentale ex lege 285/97), nel 2016, sono stati stilati da un comitato scientifico alcuni Quaderni contenenti rapporti da parte del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza che è possibile trovare qui.
È auspicabile vengano stilati presto nuovi rapporti per fare il punto della situazione.
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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