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I Consorzi si occupano di riciclare l’olio usato ed esausto

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Il CONOU (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati) è nato 35 anni fa ed è un consorzio obbligatorio che si occupa di smaltimento e riciclaggio di oli minerali usati.

Nel corso di tutti questi anni sono stati portati alla rigenerazione circa sei milioni di tonnellate di lubrificanti, quindi è come se avessero preservato dall’inquinamento una superficie doppia rispetto a quella del Mare Mediterraneo. Solo nel 2017 ha evitato ben 44.000 tonnellate di gas serra, ha conservato 520.000 metri cubi di acqua e risparmiato oltre 260.000 tonnellate di risorse naturali, fossili e minerali.

Per quanto riguarda il CONOE (Consorzio obbligatorio nazionale oli esausti) si occupa invece delle smaltimento degli oli vegetali esausti.Conosciamo ormai tutti i danni che può causare l’olio esausto, che altro non è che l’olio utilizzato in cucina per friggere o per altre cotture; prevalentemente è prodotto da olio esausto di semi, di palma e altri oli vegetali.

Esiste anche una normativa del febbraio 1997 che prescrive l’obbligo della raccolta, del recupero e del riciclaggio degli oli e grassi vegetali e animali esausti.

L’olio alimentare esausto può essere riutilizzato per:

  • la produzione di Biodiesel;
  • la produzione di saponi;
  • olio rigenerato e adatto alla miscelazione con olio minerale lubrificante;
  • la produzione di bitumi stradali;
  • la produzione di mangimi animali;
  • la produzione di biogas.

I produttori di questi oli sono obbligati a conferirli al CONOE direttamente o mediante la consegna a soggetti intermediari incaricati e aderenti al consorzio stesso. Ma va anche evidenziato che l’olio vegetale esausto può essere commercializzato a un ottimo prezzo.

Non per niente, diversi Comuni italiani hanno recapitato alle famiglie recipienti di plastica appositi che, una volta riempiti con olio esausto, potranno essere conferiti alle piazzole ecologiche dalle quali verranno ritirate.

Del resto, non dimentichiamo che troppo spesso ci sbarazziamo di questi oli in eccesso gettandoli semplicemente nel wc o nelle tubature del lavandino: niente di più sbagliato e di inquinante per il nostro Pianeta.

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