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La mancanza d’amore verso il pianeta è una mancanza d’amore verso noi stessi!
Un problema cruciale che da anni ci tocca molto da vicino è, infatti, l’ambiente e come l’uomo lo stia distruggendo ogni giorno di più. L’estinzione degli animali, l’effetto serra, l’inquinamento di mari e terre e potremmo andare avanti ore con l’elenco di ciò che non funziona dal punto di vista ambientale e di come noi siamo, allo stesso tempo, vittime e carnefici di questo sistema.
Uno dei problemi molto pericolosi che affligge il pianeta è la gestione dei rifiuti sia industriali che urbani, un dilemma che angoscia tutto il mondo. Per potersi disfare dei rifiuti vengono usati gli inceneritori che, se da un lato distruggono l’immondizia, dall’altro immettono sostanze inquinanti nell’aria ed è per questo che l’Europa sta facendo di tutto per ridurre la mole di rifiuti che finiscono in discarica, promuovendo l’economia circolare in ogni sua forma.
E’ importante ricordare che questi impianti, infatti, non giovano né all’uomo né all’ambiente, perché le sostanze inquinanti, provenienti da un impianto di incenerimento, si disperdono nell’aria e le persone che vivono nelle vicinanze dell’impianto, sono esposte ai composti immessi nell’atmosfera direttamente, attraverso l’inalazione, o indirettamente, attraverso il consumo di cibo o d’acqua contaminati a seguito della deposizione sul suolo, sulla vegetazione e nell’acqua. Per i metalli e altre sostanze inquinanti che persistono nell’ambiente, gli effetti potenziali possono estendersi oltre l’area vicina all’inceneritore. Infatti, i composti persistenti, possono essere trasportati lontano dalla fonte di emissione, attraversare differenti trasformazioni chimiche e fisiche, e passare diverse volte attraverso il suolo, l’acqua e il cibo.
E’ alla luce di queste considerazioni che il Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare ha lanciato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso, a sostegno del progetto #SbloccaItaliaGameOver – Contro gli inceneritori, per una vera economia circolare!
Come spiegano i promotori, «l’Italia detiene il record degli inceneritori perché la spazzatura è un vero e proprio business ed è uno dei più gettonati sia da affaristi che lobbisti, grazie ai guadagni che ci sono dietro di esso».
Il progetto prende le mosse dalla sentenza del Tar del 24 aprile 2018 sul ricorso promosso dal movimento RLZ (legge rifiuti zero) contro il decreto attuativo dell’art. 35, che ha dato un ruolo preponderante agli inceneritori definiti come “impianti strategici di preminente interesse nazionale”. Un intervento legislativo in evidente contrasto con la gerarchia comunitaria in materia di gestione dei rifiuti che vede riduzione, recupero di materia e riciclo come interventi prioritari rispetto all’incenerimento dei rifiuti.
Nel Nord e nel Centro-Sud Italia verranno costruiti otto nuovi impianti, oltre al potenziamento dei 40 impianti già esistenti. Per questo il Movimento ambisce ora a una sentenza favorevole della Corte di Giustizia Europea, in grado di vincolare tutta l’Europa.
Il progetto #SbloccaItaliaGameOver ha, però, dei costi elevati, per questo motivo il movimento RLZ ha creato la campagna crowdfunding, che serve per affrontare le spese legali necessarie per sostenere il ricorso in Europa e per informare e sensibilizzare più persone possibili.
Sono nata a Chieti il 21 agosto 1982. Mia mamma mi ha raccontato che quel giorno i tetti vennero scoperchiati letteralmente dalle case e le strade furono allagate dall’alluvione; quel giorno anche il tempo aveva capito chi stava vendendo al mondo. Sono sempre stata una ragazza fuori dalle righe, le mode non sono mai state un problema, perché quello che mi passava per la testa indossavo o facevo. Ho frequentato l’IPSCT F.P. Michetti di Pescara, perché amo il turismo in tutte le sue sfaccettature. Sono una persona curiosa così, il 3° anno di superiori, decisi di iscrivermi a un corso di fotografia con Photoshop, vincendo il primo premio per aver presentato la miglior foto rappresentativa contro l’inquinamento a Pescara. Nel 2001 mi sono diplomata come tecnico e operatore del turismo, prendendo anche una qualifica in marketing e qualità dell’impresa. Appena diplomata sono partita per la Francia in camper con degli amici, perché ero curiosa di vedere le città e le persone, le loro abitudini, da Nizza a Cannes e devo dire che è stata la cosa più emozionante che abbia mai fatto. Tornata, ho iniziato a lavorare come commessa d’abbigliamento, poi ho fatto la cassiera, la barista, ma nei miei pensieri c’è sempre stata la voglia di scrivere. Oggi finalmente ho anche la possibilità di farlo. Amo il giornalismo non solo per la notizia ma anche per le curiosità e tutto quello che lo circonda, così come amo la musica, i viaggi ma soprattutto la creatività e imparare sempre di più.
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