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La Lombardia si dimostra ancora una volta propositiva per quanto riguarda la sanità pubblica e rilancia il ruolo dei consultori.
Infatti nel Consiglio regionale della Lombardia è stato approvato – con 63 voti favorevoli e 1 solo non partecipante – l’Ordine del Giorno, proposto a firma di Paola Bocci, che promuove il sostegno alla prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto tra i giovani, e una guida alla procreazione responsabile.
Ma c’è altro, infatti a questo impegno si aggiunge l’intenzione – con l’applicazione piena della Legge 194/78 – di “implementare e valorizzare la rete dei consultori pubblici” per quanto riguarda la prevenzione per donne italiane e straniere e permettere a ragazzi e ragazze fino ai 24 anni di età di ottenere gratuitamente presso i consultori la consulenza adeguata di un medico o di un’ostetrica.
Non soltanto, perché, sempre attraverso i consultori, i contraccettivi stessi saranno distribuiti gratuitamente
Iniziativa encomiabile, dal momento che il ruolo dei consultori è andato col tempo scemando, ma la loro utilità è stata ampiamente dimostrata e il sostegno che hanno sempre offerto alle donne – ma non solo – è sempre stato indispensabile.
Ha sottolineato Paola Bocci: «È responsabilità delle istituzioni fare di tutto sia per evitare le conseguenze tragiche di una malattia devastante come l’Hiv, anche per rendere i giovani più consapevoli delle proprie scelte che non devono essere dettate dalla condizione economica. Negli ultimi anni si è abbassata notevolmente la guardia sull’Hiv e diventa un problema rilevante soprattutto per le giovani generazioni».
Contemporaneamente, sostengono i promotori del provvedimento, l’iniziativa servirà anche per prevenire le interruzioni di gravidanza nella fascia delle giovanissime, situazione in diminuzione da anni ma che in ogni caso fatica a cessare.
Ancora, è stato approvato un emendamento che aumenta di 200.000 euro le risorse economiche per la rete dei centri antiviolenza.
Con questa decisione, la Lombardia è la terza Regione italiana a muoversi in questa direzione, dopo Piemonte ed Emilia Romagna.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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