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Rispetto a un’Italia e a un’Europa sempre più diffidenti e meno aperte nei confronti degli immigrati, per fortuna esistono – e in effetti non sono poche – realtà accoglienti, solidali, consapevoli. È il caso di un piccolo paese in provincia di Cosenza, Acquaformosa, abbarbicato sulle pendici del Pollino dove chi vi si reca troverà ben sei cartelli di benvenuto per tutti, recanti la scritta significativa “Qui nessuno è straniero”. Sotto la frase sono raffigurate quattro donne, di etnie diverse, che si tengono per mano.
Non è questa la prima volta che Acquaformosa balza alle cronache nazionali per essersi distinta attraverso iniziative dal carattere innovativo e solidale. Neanche troppo tempo fa accadde infatti che il Comune del piccolo borgo volle salvare, ospitandoli, circa 100 profughi e ripopolando al tempo stesso un paese che stava andando incontro all’inevitabile spopolamento causato soprattutto dall’invecchiamento della popolazione.
Un’idea che, coniugando due nobili scopi, permise di mantenere la scuola aperta, incentivò l’affitto degli immobili, diede una grossa spinta all’economia del luogo. D’altro canto, Acquaformosa ha una storia che affonda le proprie radici nell’intercultura: qui gli albanesi d’Italia arrivarono nel lontano 1.400 e da allora le tradizioni e la storia sono rimaste intatte. Non a caso insegne, cartelli, vie, recano la scritta in doppia lingua.
Come ha spiegato il vicesindaco di Acquaformosa e promotore dell’iniziativa, Giovanni Mannoccio «i disegni dei cartelloni sono il frutto di un concorso tra le scuole di cinque paesi della zona, tutti di tradizione arbereshe, un progetto finanziato dal nostro comune e da Unar».
E conclude: «Lo slogan “Qui nessuno è straniero” vuole rivendicare il nostro ruolo nell’accoglienza dei migranti, vuole rappresentare un simbolo di resistenza rispetto alle nuove politiche del Governo. In questa estate, chiunque si sentirà a disagio per le politiche di respingimento, potrà venire da noi e trovare accoglienza e partecipazione».
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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