Portale di economia civile e Terzo Settore

La Juventus si rifà il look, ecco la maglia realizzata con la plastica degli oceani

10

Non solo Cristiano Ronaldo, quello che è stato definito “l’acquisto del secolo”, per la Juventus che per quest’anno non smette di stupire. È infatti notizia recente che la società abbia lanciato una nuova linea di divise – la terza maglietta ufficiale – completamente realizzata in plastica riciclata.

È il Parley ocean plastic, un tessuto assemblato grazie alla raccolta delle plastiche negli oceani. Un’innovazione che si deve alla collaborazione di Adidas, sponsor tecnico della Juventus, e Parley for the Oceans, un’organizzazione impegnata da anni in difesa dei mari.

Di colore grigio scuro, fa sapere la società nel suo store ufficiale «la terza divisa per la prossima stagione abbina la modernità nelle linee e nei colori a una tecnologia all’avanguardia, con uno sguardo innovativo all’ambiente».

Adidas non è nuova a questo genere di iniziative ecologiche. Già nel 2016 infatti, la partnership con Parley the Oceans diede vita alla prima scarpa da running concepita con la stessa etica della maglia della Juventus oggi, per poi in seguito lanciare anche una t-shirt peraltro premiata con l’Outdoor industry award 2016 per via della sua etica all’insegna della sostenibilità ambientale.

D’altro canto recentemente si è tenuta un’iniziativa di grande successo, la Run for the Oceans 2018: nell’arco di un mese – dall’8 giugno all’8 luglio – 900.000 runner in tutto il mondo hanno percorso milioni di chilometri e raccolto fondi per oltre un milione di dollari. Soldi che saranno destinati all’iniziativa Parley ocean school, il cui scopo è quello di sensibilizzare i più giovani all’importanza della salvaguardia degli oceani.

È quindi molto importante che la squadra più titolata d’Italia ed una di quelle con più appeal nel mondo, abbia sposato questo tipo di iniziativa che, ci si augura, verrà seguita anche da altri club.

Risultati Esami di Stato dal Miur: Italia divisa in due
Croce Rossa: giovani volontari chiedono aiuto al popolo del web

Leave A Reply

Your email address will not be published.

Loading Facebook Comments ...