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Il Corpo europeo di solidarietà – Ces – è un programma dell’Unione europea che offre ai giovani d’Europa opportunità di lavoro o di volontariato, nel proprio Paese o all’estero, nell’ambito di progetti destinati ad aiutare comunità o popolazioni europee. Possono aderire al Corpo giovani ragazzi di 17 anni, ma bisogna averne almeno 18 per poter iniziare un progetto e i progetti saranno aperti a persone fino all’età di 30 anni. L’obiettivo è quello di costruire una società più inclusiva, prestare aiuto a persone vulnerabili e rispondere ai problemi sociali oltre che offrire la possibilità di vivere un’esperienza arricchente per aiutare il prossimo imparando e sviluppando la propria personalità.
Dal 2016 sono stati attivati 8 programmi del Corpo (prima fase) per offrire a questi giovani l’opportunità di avviare non solo forme di volontariato, ma anche tirocinio e lavoro nei settori della solidarietà e i numeri parlano da sé: circa 60 mila ragazzi e ragazze si sono registrati ai vari programmi e circa 5 mila hanno intrapreso attività progettuali.
A maggio 2017 si è avviata la seconda fase, che ha visto la proposta di dotare il Corpo europeo di un meccanismo di finanziamento e di un quadro giuridico propri e che solo alcuni giorni fa si è concretizzata con l’accordo informale tra Parlamento europeo e Stati membri per la definizione del quadro normativo. Infatti con l’intesa tra gli eurodeputati e il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio (Coreper) si è compiuto un passo in avanti per definire il Regolamento del Corpo europeo di solidarietà laddove si è proposto di destinare 376,5 milioni di euro all’iniziativa per il periodo 2018-2020; la maggior parte delle risorse andrà ai progetti di volontariato e solidarietà (90%), cui si aggiungeranno le opportunità di lavoro e tirocinio (10%). Con questi stanziamenti i giovani potranno svolgere attività di solidarietà sia nel Paese di residenza che all’estero. Andiamo a leggere sinteticamente le principali azioni da sostenere nel triennio 2018-2020:
1) Collocamenti di solidarietà sotto forma di attività di volontariato, tirocinio o lavoro
I giovani potranno svolgere attività di volontariato per un periodo massimo di 12 mesi, tirocini per 2-6 mesi e attività lavorative, in conformità alla pertinente legislazione nazionale, per 2-12 mesi. I collocamenti individuali possono essere nazionali o transfrontalieri, a seconda che vengano offerti nel Paese di residenza del giovane o in Paesi diversi da quello di residenza. Questa azione include anche i collocamenti di gruppi di volontariato, ossia collocamenti che permettono a gruppi di 10-40 giovani provenienti da Paesi diversi di svolgere insieme attività di volontariato per un obiettivo comune, per un periodo compreso tra 2 settimane e 2 mesi.
2) Progetti di solidarietà, ossia iniziative di volontariato a livello locale, di durata da 2 a 12 mesi, sviluppate e realizzate da gruppi di almeno 5 partecipanti, al fine di affrontare le principali sfide della loro comunità locale.
3) Attività di rete finalizzate ad attirare nuovi partecipanti al Corpo europeo di solidarietà, favorire lo scambio di buone pratiche, migliorare l’efficacia, l’impatto e la visibilità del Corpo europeo di solidarietà.
4) Misure di qualità e di sostegno:
– misure volte a garantire la qualità dei collocamenti di solidarietà, tra cui la formazione, il sostegno linguistico, il sostegno amministrativo per i giovani e le organizzazioni partecipanti, l’assicurazione e il sostegno post-collocamento, la certificazione delle conoscenze, abilità e competenze acquisite durante il tirocinio;
– sviluppo e gestione di un “marchio di qualità” per le organizzazioni che intendono offrire collocamenti, al fine di garantire il rispetto dei principi e obblighi della Carta del Corpo europeo di solidarietà;
– attività di un “centro risorse del Corpo europeo di solidarietà” per sostenere e migliorare la qualità dell’attuazione delle iniziative del Corpo europeo di solidarietà e la convalida dei risultati;
– creazione, manutenzione e aggiornamento del portale del Corpo europeo di solidarietà e di altri servizi online pertinenti.
Il testo del regolamento, approvato l’11 luglio dalla commissione CULT dell’Europarlamento, passa ora al voto in plenaria; le votazioni si svolgeranno probabilmente a settembre.
Una terza fase, già in corso, prevede per il prossimo bilancio a lungo termine 2021-2027, un nuovo programma con l’assegnazione di 1,26 miliardi per ampliare le opportunità che esso già offre mirando a creare un punto di accesso unico per i giovani disposti ad impegnarsi in attività solidali come le attività di volontariato a sostegno delle operazioni di aiuto umanitario nei paesi terzi e misure mirate come finanziamenti aggiuntivi o attività dedicate di durata inferiore o da svolgersi senza trasferimenti all’estero, ad esempio per agevolare la partecipazione dei giovani svantaggiati al corpo europeo di solidarietà.
Proposta di regolamento per il Corpo europeo di solidarietà 2018-2020 (file.pdf)
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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