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A Toronto – in Canada – è nato il supermercato che tutti vorrebbero, in particolare coloro che sono costretti a fare i conti con difficoltà economiche. Molto semplicemente, si entra e si riempie il carrello con la merce di cui si ha bisogno. Infine si arriva alla cassa e si paga in base a quanto si possiede. Se non si dispone di un conto in banca o di denaro la spesa è gratis.
Unico nel suo genere, è questo il supermercato del “paga quello che puoi”, nato seguendo un’etica del consumo alimentare libero dai criteri del profitto. A capo di questa iniziativa solidale c’è lo chef Jagger Gordon, molto famoso in Canada.
L’iniziativa ha subito avuto un grande successo tra i canadesi: durante l’inaugurazione i clienti del supermercato sono stati oltre 200, un fatto che è comunque un sintomo evidente di una certa sofferenza alimentare.
La molla che ha spinto Jagger Gordon a ideare questo innovativo supermarket è stato un fatto piuttosto spiacevole, ossia la constatazione che in Canada un bambino su quattro risulta patire la mancanza di cibo. Al Global Citizen, lo chef ha spiegato: «Me ne sono reso conto per la prima volta quando mia figlia, che era andata a una festicciola di classe con pigiama party a casa di un compagno di scuola, è tornata a casa la mattina seguente prima del previsto. Il motivo: a casa dell’amichetto non c’era cibo per fare colazione. Dati alla mano, ho scoperto che si tratta di una piaga diffusa in tutto il Paese».
Che il Canada si trovi in questa situazione sembra surreale ma stiamo parlando di un Paese dalle grandi contraddizioni interne. I dati, in tal senso, sono eloquenti: 4 milioni di persone – di cui un milione e mezzo sono bambini – soffre la fame. Al contempo, tonnellate di cibo ogni giorno finiscono nella pattumiera, colpa di comportamenti alimentari sbagliati ma anche di un atteggiamento che ha dell’assurdo e che comincia a partire dalla catena che porta gli alimenti dal produttore al consumatore, in cui circa il 70% di frutta e verdura viene buttato via unicamente perché di forma o aspetto non conforme agli standard.
Praticamente uno schiaffo nei confronti di coloro che non possono permettersi l’acquisto di cibo. Un comportamento che ha colpito molto lo chef Jagger Gordon, il quale si è quindi regolato di conseguenza. Il suo supermercato raccoglie frutta e verdura assolutamente buona ma che viene scartata dal resto della grande distribuzione. Un modo virtuoso di contenere gli sprechi e, allo stesso tempo, di combattere la fame.
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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