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Il suo nome è plogging, arriva dalla Svezia e si sta sviluppando molto velocemente in tutta Europa: stiamo parlando di un tipo di jogging particolare e molto semplice, dal momento che si tratta di raccogliere – e mettere in un sacchetto di plastica – i rifiuti trovati per strada mentre si fa esercizio fisico. Poiché in svedese il verbo raccogliere si traduce plocka upp, il nome che è derivato per questo nuovo tipo di sport è plogging, che ha trovato consensi unanimi venendo usato da tutti.
Non parrà strano che il fenomeno abbia avuto inizio lo scorso anno a Stoccolma, quando gruppi di amici che praticavano jogging insieme hanno deciso di raccogliere cartacce, lattine, rifiuti vari abbandonati per terra che deturpavano il paesaggio urbano. Dalle corse e le missioni di gruppo alle foto sui social il passo è breve (è il caso di dirlo) e la cosa è diventata virale.
Il plogging sta prendendo piede anche negli Stati Uniti e quindi, intanto, stanno nascendo i primi negozi online specializzati per praticare il nuovo sport, come il francese Run Eco Team, che presenta un’applicazione per smartphone il cui motto è “Corri per un mondo più pulito” che definisce anche i percorsi più adatti per correre.
È sufficiente munirsi di un paio di scarpe adatte, un sacchetto, una paletta e un paio di guanti monouso per iniziare a praticare il nuovo sport che è più completo del semplice jogging poiché si fanno movimenti in più come piegamenti e torsioni.
Naturalmente si sa che “chi corre in compagnia pulisce meglio la via”.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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