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Ieri il Consiglio dei Ministri ha licenziato la manovra finanziaria per l’anno 2018 che vale circa 20 miliardi di euro. Venerdì scorso era stato approvato il Decreto fiscale a supporto.
Va detto subito che più della metà dell’importo della manovra finanziaria sarà coperto in deficit sfruttando la flessibilità della Ue, mentre circa 5 miliardi arriveranno da nuove entrate e approssimativamente 4 miliardi da tagli alla spesa. La principale novità è data dal congelamento dell’aumento delle aliquote Iva, quelle che, come una spada di Damocle, sono rimaste appese negli ultimi anni e che hanno fatto correre i governi di turno per trovare nuove risorse per evitarne l’applicazione.
A tale proposito il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha dichiarato con piena soddisfazione: «Mesi fa si parlava di bilancio di lacrime e sangue, io credo invece che abbiamo una manovra snella e utile per la nostra economia. L’obiettivo principale – aggiunge – era quello di evitare aumenti dell’Iva e l’introduzione di nuove tasse, gabelle, accise, impegno che è stato mantenuto. La legge contribuisce in modo significativo, in particolare con misure rivolte ai giovani che insieme al Mezzogiorno hanno sofferto in modo più evidente, e va nella direzione di incoraggiare il mondo delle imprese, la loro capacità competitiva, l’innovazione tecnologica». Tra gli obiettivi raggiunti cita anche «il rinnovo, finalmente dopo quasi dieci anni, dei contratti del pubblico impiego. Un risultato che certamente è importante ed è una risposta a richieste avanzate da tanti anni dalle organizzazioni sindacali».
Rincara la dose il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ha ricordato l’attenzione per i giovani, con l’assunzione di oltre 1.500 ricercatori per dare nuova linfa alle nostre Università, perché il nostro Paese può e deve investire in capitale umano. Più in generale la manovra prevede per le assunzioni stabili di giovani fino a 35 anni uno sgravio dei contributi del 50%. L’incentivo sale però al 100% nelle regioni del Sud.
Segnaliamo che non tratteremo voce per voce i punti della manovra finanziaria, di cui alcuni particolarmente tecnici, ma elenchiamo di seguito le novità salienti:
Queste in linea di massima le misure della manovra che passerà al vaglio del Senato il 20 ottobre prossimo. Attendiamo pertanto l’approvazione finale.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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