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Sarà Parigi 2024 per i Giochi Olimpici. La notizia è arrivata da Lima, in Perù, ed è ufficiale: la capitale francese ospiterà la manifestazione sportiva più celebre al mondo. Il sindaco, Anne Hidalgo, ha già dichiarato che la prima e più sostanziosa novità consisterà negli standard altamente sostenibili e a scarso impatto ambientale, come quelli indicati dall’Accordo di Parigi.
Come sappiamo, infatti, quando vengono organizzate grandi manifestazioni del genere non è semplice economizzare le risorse e spesso l’impatto ambientale, tra le tante cerimonie, l’utilizzo massiccio di carta per comunicazioni interne ed esterne, abiti per le scenografie e potremmo continuare all’infinito. Però, stando alle prime dichiarazioni, Parigi 2024 vorrà essere del tutto innovativa da questo punto di vista, riducendo l’impatto in termini di emissioni di CO2 del 55% rispetto ai Giochi di Londra (2012) e Rio de Janeiro (2016).
Jérôme Lachaze, responsabile dello sviluppo sostenibile presso il comitato promotore della candidatura, ha infatti dichiarato al magazine Novethic: «Abbiamo concepito i Giochi più sobri della storia, il 95% delle infrastrutture che verranno utilizzate esiste già, oppure si tratterà di impianti temporanei. L’80% dei siti, invece, si trova in un raggio di 10 chilometri dal villaggio olimpico, il che consentirà di limitare fortemente gli spostamenti».
Proprio in termini di mobilità è stata prevista una misura che vieterà alle automobili di circolare, tanto che, secondo quanto riferito da Lachaze, non saranno neppure previsti parcheggi per gli spettatori che invece verranno incentivati a raggiungere i luoghi delle competizioni con le biciclette. Gli unici trasporti veloci saranno ecologici, e quindi o veicoli ibridi o a idrogeno per i protagonisti delle gare e invece bus a zero impatto ambientale o treni e metropolitane per chi vorrà assistere alle gare.
Altro aspetto innovativo di Parigi 2024 riguarderà l’alimentazione, che sarà locale, biologica e certificata grazie a un accordo con le Amap (Associazione per la salvaguardia di un’agricoltura contadina). Inoltre, è già in corso un dialogo con il Wwf per promuovere tutte quelle iniziative in grado di promettere una grande edizione dei Giochi Olimpici senza pesare sull’ambiente.
Tuttavia, emergono delle preoccupazioni da parte degli ambientalisti e in particolare sui tempi – valutati ridotti – per la realizzazione di progetti davvero sostenibili. In particolare lamentano un dialogo che di fatto non è esistito e che invece era stato promesso, e il timore generale è quello di vedere ciò che in passato e in diversi luoghi del modo è già accaduto: la cementificazione di grandi spazi verdi a vantaggio di strutture enormi.
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