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Il welfare aziendale sta prendendo decisamente piede e le motivazioni principali sono due: la crescente sensibilità per aspetti come l’immagine sul territorio e la soddisfazione del personale; le agevolazioni fiscali che il Governo ha recentemente introdotto.
Infatti la Legge di Stabilità 2016 ha modificato l’art. 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir), limitando al 10% forfettario la tassazione su premi di produzione fino a 2.000 euro per i lavoratori con reddito sotto i 50mila euro. Ma se il lavoratore sceglie di convertire il premio in benefit, cioè in elementi di retribuzione non monetari, la tassazione è zero. Inoltre non rientra più nella base imponibile una serie di servizi erogati dall’azienda ai lavoratori e loro familiari, quali servizi scolastici, asili nido, mense, centri vacanze, borse di studio, assistenza a familiari. La Legge di Stabilità 2017 ha poi allargato i margini d’azione, sancendo la totale esenzione fiscale per i contributi/premi versati dal datore di lavoro per terapie di lungo corso e malattie gravi, e la non concorrenza ai limiti di deducibilità di spese sanitarie e versamenti alla pensione integrativa per i servizi che l’azienda eroga appunto in ambito sanitario e previdenziale al posto del premio di produttività. Insomma il welfare aziendale conviene all’azienda, ma anche al lavoratore, che oltre a godere di questi benefit, su di essi non subisce trattenute.
Citiamo alcuni dati: lo scorso marzo il Welfare Index PMI ha presentato il primo Rapporto nazionale, dopo aver intervistato 2140 aziende tra 10 e 250 dipendenti, da cui è emerso che il 45% è attivo in almeno 4 dei 10 ambiti elencati (evidenza integrativa, salute, assicurazioni per dipendenti e famiglie, pari opportunità e sostegno genitori, conciliazione vita/lavoro, sostegno economico ai dipendenti, formazione, sicurezza e prevenzione incidenti integrazione sociale e soggetti deboli, welfare allargato al territorio) e l’11% in più di 6 ambiti. inoltre è emerso che gli ambiti più diffusi sono quello della formazione e del sostegno alla mobilità (64%), e assicurazioni per dipendenti e famiglie (53%), e i meno diffusi sono l’integrazione sociale (14%) e la conciliazione vita/lavoro (5%). Risulta inoltre che gli incentivi fiscali sono determinanti; e che maggiore è la dimensione, più alta la diffusione: le aziende attive nel welfare hanno tipicamente più di 100 dipendenti.
In merito a ciò, la ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si è chiesta: “Come pianificare e gestire le diverse politiche di welfare, al fine di renderle una leva strategica per lo sviluppo delle risorse umane e il miglioramento della produttività in azienda?”
riproponendo il corso ‘Professione Welfare’ arrivato alla sua 4^ Edizione che si rivolge a tutte le figure professionali – operanti in organizzazioni pubbliche e private, profit e non profit – interessate ad acquisire le competenze interdisciplinari e specifiche necessarie per pianificare e gestire con successo strategie e iniziative di welfare.
Con il supporto dell’associazione Adapt, CISL Lombardia, l’associazione Aiwa, gli obiettivi dell’iniziativa consistono innanzitutto nel conoscere e comprendere il contesto normativo; poi nell’approfondire le dinamiche del lavoro, delle relazioni industriali e della contrattazione e per concludere nel progettare, implementare e gestire piani di welfare capaci di generare valore condiviso, intercettando gli obiettivi aziendali, le esigenze dei collaboratori e le potenzialità delle reti del territorio.
Destinatari del corso sono:
Il corso si articola in 40 ore di lezioni frontali, suddivise in 3 moduli di due giornate ciascuno e si terranno presso la sede di ALTIS (via San Vittore 18, Milano) con i seguenti orari:
Considerato che le attività prenderanno l’avvio il 9 novembre 2017, le domanda di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 3 novembre 2017, corredate di curriculum vitae; giustificativo di pagamento della quota di iscrizione di € 1.500,00 + IVA. Si prevedono anche delle agevolazioni da consultare sul sito della Altis.
Il pagamento della quota di iscrizione può essere effettuato mediante:
Per informazioni contattare Liuba Augelli – ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società – Via San Vittore 18 – 20123, Milano – 02. 7234.8368 | 02. 7234.8383 – Email: liuba.augelli@unicatt.it
Per scaricare il Flyer del corso clicca qui.
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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