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Bambini al mare: i consigli degli esperti contro l’annegamento

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Con l’estate ormai alle porte saranno in molti a voler trascorrere momenti di relax sulla spiaggia, una scelta che spesso mette d’accordo genitori liberi di smaltire lo stress provocato dal lavoro e bambini al mare che, tra giochi sulla sabbia, altalene e bagni, godranno di divertimento assicurato.

Ma troviamo giusto ricordare i consigli degli esperti riguardo i comportamenti corretti da assumere e quelli da evitare quando i bambini scalpitano per sguazzare felicemente tra le onde, anche in caso di   mare calmo. In questo senso l’Oms si è spesa molto con la sua  Campagna Acquaticità e Sicurezza patrocinata dal ministero della Salute con l’obiettivo di sensibilizzare i genitori contro i pericoli da annegamento.

Intanto è fondamentale evidenziare che i bambini al mare hanno tutto il diritto di divertirsi con i loro coetanei o genitori, e gli atteggiamenti eccessivamente allarmistici certo non giovano a nessuno. Tuttavia gli esperti concordano nell’affermare che le distrazioni da parte di madri e padri non sono ammesse, neanche se i propri figli sono provvisti di braccioli che restano fondamentali.

Allora ecco qualche consiglio utile per vivere il bagno al mare in sicurezza:

  • Permettere che il bambino approcci con l’acqua gradualmente bagnando i piedi e le mani o aiutandosi con una piccola piscina gonfiabile;
  • Sempre molto utili i corsi di nuoto a partire dai 4 anni in su. Si tengono ormai in tutte le città e aiutano i piccoli a stabilire un rapporto corretto con l’acqua;
  • Scegliere le spiagge sorvegliate dai bagnini è fondamentale, il loro lavoro è proprio quello di intervenire in caso di necessità;
  • In mare si entra solo se muniti di braccioli e, in caso di utilizzo di materassino, salvagente o comunque oggetti gonfiabili, bisogna prestare attenzione perché possono facilmente allontanare troppo il piccolo dalla riva;
  • In presenza di bandiera gialla o rossa non avventurarsi mai in acqua;
  • I bambini al mare non vanno lasciati soli perché in caso di un crampo o un’onda particolarmente forte si corrono dei rischi;
  • È bene che si sappia nuotare in acqua, regola che vale per figli e genitori;
  • Non trascurare la temperatura dell’acqua prima dell’immersione, qualora questa sia troppo fredda e il bambino molto accaldato esiste il rischio di uno shock termico, per cui vale sempre la regola di effettuare l’ingresso in modo lento e graduale;
  • No al bagno dopo aver mangiato ma attendere almeno tre ore dopo un pasto completo e due quando si tratta di un gelato o un panino.
  • Attenzione ai tuffi, specialmente se l’acqua è bassa;
  • Evitare che il bambino resti troppo tempo a giocare sotto la superficie dell’acqua in apnea, può essere pericoloso.

Regole semplici dettate dal buon senso ma che, se osservate, permetteranno un sano divertimento senza inutili preoccupazioni.

 

 

 

 

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