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Scadenza: 29 giugno 2017.
Di questo Bando già se ne era parlato durante l’Assemblea elettiva dell’Associazione delle Organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI) tenutasi a Roma il 21 gennaio 2017 e a farlo il portavoce dell’AICS Emilio Ciarlo, responsabile Relazioni Esterne, istituzionali, internazionali e comunicazione. Nella sua dichiarazione, Ciarlo aveva infatti preannunciato un incremento dei contributi rispetto al 2016 destinati alle organizzazioni non profit passando dai 22,5 milioni del 2016 ai 30 milioni per il 2017. Ma dopo innumerevoli vicissitudini e il conseguente ritardo della pubblicazione dell’edizione 2017, la buona notizia dell’aumento della dotazione finanziaria portata a 40 milioni di euro. L’impegno dell’AICS (Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo) è stato più che considerevole se si tiene conto anche della dichiarazione della direttrice dell’Agenzia Laura Frigenti sull’importanza di una collaborazione più stretta fra il suo ente e le organizzazioni della società civile oltre a un rinnovato riconoscimento sull’importanza del non profit.
Anche per questa edizione l’Africa resta il focus geografico principale con un sostanzioso aumento delle risorse per progetti nei paesi non prioritari; seguono i Paesi prioritari del Bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente e quelli dei Balcani, dell’America Latina e Caraibi e dell’Asia.
Illustriamo di seguito gli elementi principali del bando:
SCHEDA | |
OBIETTIVI | Concessione di contributi per iniziative proposte da Organizzazioni della società civile e soggetti senza finalità di lucro. |
DESTINATARI | Organizzazioni della società civile e soggetti senza finalità di lucro ( di seguito “OSC”), ai sensi dell’articolo 26 della Legge 11 agosto 2014, n. 125 e dell’articolo 18 del Decreto Ministeriale 22 luglio 2015, n. 113: a) organizzazioni non governative (ONG) specializzate nella cooperazione allo sviluppo e nell’aiuto umanitario; b) organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS); c) organizzazioni di commercio equo e solidale, della finanza etica e del microcredito; d) le organizzazioni e le associazioni delle comunità di immigrati che mantengano con le comunità dei Paesi di origine rapporti di cooperazione e sostegno allo sviluppo; e) le imprese cooperative e sociali, le organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori, le fondazioni, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale; f) le organizzazioni con sede legale in Italia che godono da almeno quattro anni dello status consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). I requisiti sono specificati dall’art. 2 del bando sottolineando che non si possono presentare più di 2 proposte come capofila e ulteriori 4 come partner. |
TEMATICHE | Sono considerate di prevalente interesse le iniziative che, partendo dall’analisi dei bisogni locali, siano centrate sulle seguenti tematiche: a) migrazione e sviluppo, con interventi che contribuiscano a migliorare le condizioni di vita nei Paesi di provenienza, al fine di migliorare la gestione dei flussi migratori, e interventi di contrasto alla tratta di esseri umani (in riferimento, ad esempio all’SDG 10 T 7); b) innovazione sociale, con riferimento alla sperimentazione di pratiche che promuovano una crescita sostenibile e inclusiva in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 (in settori quali: salute, occupazione con particolare riferimento all’occupazione giovanile, istruzione, protezione sociale e servizi sociali, tutela dell’ambiente, valorizzazione del patrimonio culturale, etc.), anche favorendo lo sviluppo di tecnologie, soluzioni e componenti ICT; c) sviluppo rurale, sicurezza alimentare e corretta e sana nutrizione delle popolazioni (in riferimento, ad esempio all’SDG 2); d) tutela e corretta gestione delle risorse naturali, anche attraverso approcci ecosistemici e l’utilizzo di energie rinnovabili e sostenibili (in riferimento, ad esempio agli SDGs 13, 14, 15); e) rafforzamento della società civile locale e tutela e promozione dei diritti umani, in particolar modo promuovendo il ruolo delle organizzazioni della società civile come attori dei processi di sviluppo e la loro capacità di influire sui processi di policy making e di contribuire al dialogo interetnico e interreligioso (in riferimento, ad esempio all’SDG 16). |
PREMIALITA’ | Saranno considerati elementi di rilievo:
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RISORSE | Il Bando dispone di 40 milioni di euro per il finanziamento delle prime rate delle iniziative approvate, a valere sulle risorse 2017 suddivis per lotti: a) 18.000.000,00 euro (45 % del totale) per i Paesi prioritari dell’Africa Sub-Sahariana; b) 10.000.000,00 euro (25 % del totale) per i Paesi prioritari del Bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente; c) 5.000.000,00 euro (12,5 % del totale) per i Paesi prioritari dei Balcani, dell’America Latina e Caraibi e dell’Asia; d) 7.000.000,00 euro (17,5 % del totale) per i Paesi non prioritari, con particolare riferimento ai Least Developed Countries. Il lotto a cui si intende partecipare deve essere indicato nella Domanda di partecipazione al bando. Si precisa che:
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PROCEDURE | L’iter di approvazione delle iniziative è articolato come segue:
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INFO |
Il Responsabile del procedimento è il Dirigente responsabile dell’Ufficio VIII dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Ulteriori informazioni sul procedimento sono disponibili sul sito web dell’AICS www.agenziacooperazione.gov.it e sul sito www.esteri.it. 2. Modello di accordo con la controparte 3. Modello di accordo di partenariato 6. Modello per la redazione della concept note 7. Modello per la valutazione della concept note 8. Modello per la valutazione della concept note (Condizioni politiche e di sicurezza) 9. Modello per la redazione della proposta completa |
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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