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18 maggio 1939 – A Palermo nasce Giovanni Falcone, magistrato noto per la sua lotta senza tregua nei confronti di Cosa Nostra.
La Sicilia è una realtà che Falcone conosce bene, esattamente come il suo amico e collega Paolo Borsellino insieme al quale, nel 1983, entra a far parte del cosiddetto “pool antimafia”. Si tratta di una squadra costruita intorno a un’idea innovativa e rivoluzionaria, ossia evitare che l’eventualità della morte di uno dei giudici possa interrompere le indagini. Questa strategia consente di porre le basi per quello che sarà il grande maxiprocesso di Palermo, in virtù del quale lo stesso Falcone viene mandato a lavorare, per motivi di sicurezza, all’interno del carcere dell’Asinara. Sacrificio che nel 1987 dà i suoi frutti: il maxiprocesso si conclude con 360 condanne ed è una vittoria storica.
Non pago, Giovanni Falcone continua a lavorare instancabilmente. Non lo fermano le minacce di morte né un attentato alla sua vita a cui scampa miracolosamente. Fino al 23 maggio 1992, il giorno della strage di Capaci nella quale perdono la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta.
Giovanni Falcone è considerato all’unanimità un eroe, un uomo che ha consapevolmente scelto di sacrificare la propria vita per una causa più grande.
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[…] strage di Capaci, avvenuta in questo stesso giorno del 1992, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e tre agenti della […]
[…] luglio 1992 – Cosa Nostra decide che, dopo aver assassinato Giovanni Falcone, è ora il turno del suo collega e amico Paolo Borsellino. Insieme avevano lavorato al pool […]