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Alla periferia ovest di Napoli, in un quartiere come quello di Gianturco dove vige il degrado e l’abbandono, nell’edificio della stazione ferroviaria è sorto un centro polifunzionale sociale che svolge attività per gli anziani, le famiglie e i minori a rischio.
I locali, da tempo inutilizzati, sono stati concessi dalla Rete ferroviaria Italiana (RFI) in comodato d’uso gratuito alla Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli e sono stati ristrutturati e arredati grazie anche al sostegno della Fondazione BNL, della Fondazione Terzo Pilastro e di Fondazione con il Sud.
All’interno dei locali vi è un centro diurno per gli anziani, gestito con il gruppo di imprese sociali GESCO, un’aula informatica, una zona formazione dedicata all’inserimento lavorativo, un’ala riservata alla creatività e alla cultura, e infine anche uno spazio per la consulenza alle famiglie e alle associazioni.
Nello specifico, il nuovo centro polifunzionale offre assistenza agli anziani e organizza attività di formazione e reinserimento per giovani ex detenuti che sono segnalati dal Ministero della Giustizia e dalla rete delle parrocchie. Inoltre ai ragazzi, che saranno circa sessanta all’anno, verranno insegnate occupazioni più facilmente spendibili nel mercato del lavoro, grazie alla collaborazione con tre note aziende campane: Caffé Moreno, Casa Infante e Rossopomodoro.
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