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White List in edilizia a Reggio Emilia

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Il contrasto alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose ma, soprattutto, la diffusione della cultura della legalità segnano un significativo passo in avanti  a Reggio Emilia. E, come avviene per le questioni importanti, il cammino prende avvio qualche tempo fa.

Nel 2012 viene istituita presso la Prefettura di Reggio Emilia una “White List” per fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori nell’ambito degli interventi per le popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato le province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo,  con particolare riguardo all’art. 5 del D.L. 74/2012 (disposizioni in materia di controlli antimafia).

A novembre 2015 c’è stata la sottoscrizione del Protocollo di intesa sulla legalità fra Comune e Prefettura di Reggio Emilia per il controllo delle informazioni antimafia in tutte le convenzioni e atti di accordo urbanistici, nei permessi di costruire con importo lavori superiore a 70.000 euro e il venti per cento delle Scia superiori ai 70mila euro, mettendo in campo un meccanismo puntuale di verifiche, probabilmente unico in Italia.

Un anno dopo viene costituito l’Ufficio  Associato fra il Comune di Reggio Emilia, i Comuni della provincia di Reggio Emilia e la Provincia stessa per la gestione efficiente delle procedure relative alle informative antimafia. Il controllo capillare previsto dal Protocollo sottoscritto tra il Comune e la Prefettura di Reggio Emilia viene esteso a  tutti i Comuni della provincia rendendo necessario, “al fine di una efficiente gestione delle richieste e delle relative risposte della Prefettura, la costituzione di un Ufficio associato, cioè a servizio di tutti i Comuni, composto da personale proveniente dal Comune capoluogo e dalla Provincia di Reggio Emilia. Gli utenti finali continueranno a rivolgersi agli Sportelli unici per l’edilizia dei singoli Comuni, che potranno poi utilizzare questo nuovo servizio evitando la replicazione di procedure di verifica antimafia da parte di Enti diversi sulle stesse ditte, creando così un’unica banca dati a scala provinciale utile per il monitoraggio delle richieste pervenute e le risposte rilasciate”.

Ieri il percorso è stato completato con la sottoscrizione di un ulteriore  protocollo d’intesa per la promozione di un marchio di legalità per le imprese del settore edile iscritte alla White List della provincia di Reggio Emilia, promosso dalle associazioni datoriali di categoria (Legacoop, Confcooperative, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Unindustria, Confimi) insieme con la Camera di commercio, il Comune e la Provincia di Reggio Emilia.

L’obiettivo del Protocollo è quello di contribuire alla lotta contro la criminalità organizzata, in particolare in relazione all’infiltrazione mafiosa nelle imprese, fornendo agli utenti finali elementi di conoscenza per una scelta consapevole.  Infatti le imprese del settore dell’edilizia e della sua filiera possono dotarsi di un marchio volontario di legalità, purché siano regolarmente iscritte nella White List della provincia di Reggio Emilia.

Il marchio potrà essere utilizzato per il periodo di iscrizione dell’impresa alla White List e il suo utilizzo verrà vietato in caso di cancellazione. Dal punto di vista procedurale l’impresa iscritta nella White List provinciale potrà richiedere il marchio di legalità  all’associazione datoriale di riferimento, aderente al Protocollo, oppure alla Camera di commercio, e potrà utilizzarlo per qualificare la propria immagine in termini di legalità, sottolineando anche in termini commerciali il proprio impegno etico.

“L’impresa iscritta alla White List potrà infatti, attraverso il marchio, caratterizzare la propria immagine con tutti gli interlocutori esterni, in particolare i privati committenti e gli operatori. Si intende in questo modo rafforzare ulteriormente la lotta alle infiltrazioni mafiose, dotando i committenti, gli operatori e la Pubblica amministrazione di un ulteriore strumento che permetta di identificare e contraddistinguere in modo immediato ed efficace le imprese non soggette a tentativi di infiltrazione mafiosa”.

“Credo che questa occasione – ha dichiarato il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi – sia utile per rifare il punto e mettere in valore gli atti che come Comune di Reggio Emilia e come sistema istituzionale reggiano nel complesso sono stati adottati nel settore dell’edilizia per contrastare l’infiltrazione mafiosa e sostenere le imprese pulite”.

 

 

 

Il Manifesto dei sindaci italiani per l’accoglienza
Aics e Cittadinanzattiva insieme per la legalità

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