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Scadenza: 16/10/2016.
Abruzzo Include: due parole che racchiudono chiari riferimenti alla solidarietà sociale, all’inclusione sociale, alla utilità sociale laddove la realizzazione delle finalità di quest’ultima sono strettamente legate al contributo che le attività svolte forniscono alla “produzione di solidarietà sociale”. E non solo: l’avviso pubblico si riferisce anche alle tematiche della strategia “Europa 2020” inclusa la programmazione FSE della Regione Abruzzo (già avviata con quella 2007/2013) che riparte dalle persone a rischio di povertà, da quelle in carico ai servizi socio-assistenziali, da quelle in condizione di disabilità, dalle vittime di violenze e di tratta, dagli over 45 non occupati.
Approvato con Determinazione Dirigenziale n. 83/DPF013 del 28 luglio 2016, Abruzzo Include è stato presentato dall’assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, che ha sottolineato la scelta “in senso fortemente sociale che la Giunta regionale ha voluto imprimere alla nuova programmazione 2014-2020. Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo guardare con attenzione ai bisogni delle persone che si trovano in svantaggio sociale e che in momenti di crisi economica, come l’attuale, soffrono di più di altre. Nella precedente programmazione – ha spiegato Sclocco – abbiamo riscontrato un buon successo di Abruzzo Inclusivo; da qui l’idea di ripetere l’esperienza apportando miglioramenti“.
SCHEDA | |
OBIETTIVI | Promuovere l’estensione su tutto il territorio regionale agendo lungo le seguenti direttrici:
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DESTINATARI | Utenti (compresi i nuovi richiedenti) dei Servizi sociali professionali degli Ambiti Territoriali Sociali che risultano in possesso, alla data di attivazione del Progetto individualizzato, di requisiti specifici come: – residenza nella regione Abruzzo; – disoccupazione o inoccupazione ai sensi del D.Lsg. 150/2015; – soggetti con disabilità non inseriti nelle convenzioni del collocamento; disabili, invalidi civili, pschici e sensoriali; soggetti svantaggiati; soggetti inseriti nei programmi di assistenza e integrazione sociale a favore di vittime di violenza e di grave sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali; soggetti inseriti nei programmi di intervento e servizi ai sensi a favore di vittime di violenza nelle relazioni familiari e/o di genere. – over 45 anni, – immigrati, senza fissa dimora, persone in situazione di povertà certificata da ISEE inferiore a € 6.000,00. |
BENEFICIARI | Le candidature per la realizzazione degli interventi possono essere presentate esclusivamente da Associazioni Temporanee di Scopo costituite o costituende, (Soggetto attuatore) cui partecipano: a) almeno uno degli Enti d’Ambito Sociale; b) almeno un Organismo di Formazione, accreditato o accreditando per l’ambito Orientamento e/o per l’ambito “Utenze speciali”. Laddove si preveda l’erogazione di attività formative, l’OdF deve possedere il relativo accreditamento. I requisiti di accreditamento devono essere posseduti alla data di pubblicazione del presente Avviso. c) almeno un’Agenzia per il lavoro accreditata. Possono concorrere alla realizzazione del Piano anche senza far parte dell’Associazione Temporanea di Scopo: Organizzazione senza scopo di lucro con esperienza almeno triennale nell’inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate, con sede in Abruzzo e/o nell’area territoriale di riferimento della candidatura; Enti, Società, Strutture, private e/o pubbliche; Cooperative sociali con sede in Abruzzo e/o nell’area territoriale di riferimento della candidatura; Associazione datoriale ovvero centrale cooperativa con sede in Abruzzo e/o nell’area territoriale di riferimento della candidatura; Associazioni culturali con sede in Abruzzo e/o nell’area territoriale di riferimento della candidatura con esperienza pregressa nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati. |
PROCEDURE | Linea 1: Il “Piano Integrato di Inclusione” prevede l’attivazione, o la sostenibilità se già presente, di uno Sportello di contrasto alla Povertà e all’Esclusione Sociale (SPES), collocato nell’area territoriale di riferimento della candidatura, finalizzato all’individuazione, presa in carico e redazione del Progetto individualizzato di inclusione socio-lavorativa dei destinatari previsti dall’avviso.
Linea 2: Azioni di inclusione attiva, finalizzate all’attivazione di almeno 63 tirocini in favore degli utenti dei servizi di cui alla Linea 1 e, per quelli gravati da carichi di cura, all’erogazione di voucher di servizio. |
RISORSE | € 3.600.000,00 di cui € 1.000.000,00 (unmilione/00) per l’attuazione della Linea di intervento 1; € 2.600.000,00 (duemilioniseicentomila) per l’attuazione della Linea 2. Il finanziamento pubblico complessivo richiesto per il “Piano Integrato di Inclusione” candidato non può superare € 450.000,00. |
INFO | Responsabile del Procedimento è il dott. Raimondo Pascale – Dipartimento Politiche per la Salute ed il Welfare – Servizio Politiche per il Benessere Sociale (DPF013) della Regione Abruzzo, con sede in Via Conte di Ruvo, 74. 65127 Pescara. Chiarimenti potranno essere avanzati, a far data dal giorno successivo alla data di pubblicazione del medesimo ed entro e non oltre le ore 12.00 di 08/10/2016, esclusivamente a mezzo e-mail a: app.regione.abruzzo.it/avvisipubblici/202940144IDluglio2016. L’Avviso è pubblicato nel siti http://app.regione.abruzzo.it/avvisipubblici/ , www.abruzzolavoro.eu, www.regione.abruzzo.it/fil – www.osr.regione.abruzzo.it, e nel BURAT. Schema domanda per sola lettura: la compilazione avviene solo attraverso la piattaforma on-line)
All.A1-Formulario per presentazione candidatura (versione pdf)
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Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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