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Scadenza: 11/07/2016 – ore 14.00
E’ stato recentemente pubblicato un “Avviso pubblico per progetti di assistenza a favore delle vittime di tratta” della Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento per le Pari Opportunità sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale del 10 giugno 2016 – che prevede il finanziamento di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione sociale – Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di cui al comma 6 bis dell’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, alle vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale, o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 del medesimo articolo 18 (art. 1, commi 1 e 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2016).
In Italia, come in altri Paesi dell’Unione Europea, il fenomeno del traffico di esseri umani, o tratta, negli ultimi anni è aumentato considerevolmente. Basti pensare che sono 140 mila le persone raggirate dai trafficanti e il 15% sono minori e tra i richiedenti asilo ci sono sempre più persone vittime dei mercanti di esseri umani.
Quali le cause? Sono da ricercare nelle condizioni che caratterizzano i contesti dei Paesi di provenienza delle vittime, ossia povertà, disoccupazione, carenza di educazione e mancato accesso alle risorse. Inoltre la categoria maggiormente soggetta e, quindi vittima di questo fenomeno, sono le donne a causa della caratterizzazione sempre più femminile della povertà, la discriminazione di genere e la carenza di opportunità professionali nei rispettivi Paesi di origine.
Nella scheda che segue verranno illustrati solo alcuni dei passaggi del bando in oggetto, la cui versione integrale è reperibile/scaricabile sul sito del Dipartimento per le Pari Opportunità con i relativi allegati.
SCHEDA | |
FINALITA’ |
Finanziare progetti che assicurino ai soggetti destinatari il contatto, l’emersione, la tutela e la prima assistenza, nonché, in via transitoria, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e l’integrazione sociale, per realizzare il Programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale a favore di stranieri e cittadini. |
DESTINATARI |
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SOGGETTI PROPONENTI E ATTUATORI |
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CONTENUTO DEI PROGETTI |
I progetti ammessi al finanziamento dovranno avere una durata di 15 mesi ed essere avviati il 1° settembre 2016. |
RISORSE |
L’ammontare delle risorse destinate al finanziamento dei progetti è pari a 13 milioni di Euro, interamente a carico del bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. |
PROCEDURE |
Le proposte progettuali dovranno pervenire esclusivamente tramite PEC (posta elettronica certificata) del soggetto proponente all’indirizzo [email protected] entro e non oltre le ore 14:00 del trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del bando (G.U n. 134 del 10/06/2016), indicando nell’oggetto la dicitura: “Programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale a favore delle vittime di tratta – Bando 1/2016”. |
INFO |
I soggetti interessati alla partecipazione possono inviare quesiti per PEC all’indirizzo [email protected] entro e non oltre le 48 ore antecedenti il termine ultimo previsto per la presentazione dei progetti. Le risposte saranno pubblicate sullo stesso sito nella sezione “Bandi e Avvisi”. |
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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