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Oceani sani, pianeta sano è il tema scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata Mondiale dell’Oceano 2016 celebrata l’8 giugno.
La salute del nostro pianeta non può prescindere da quella degli oceani: questo il messaggio lanciato dal Segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon. “Secondo alcuni dati, nel 2050 gli oceani conterranno più plastica che pesci: la produzione di plastica mondiale è aumentata di venti volte dal 1964, raggiungendo le 314.000 tonnellate nel 2014. Questi numeri sono destinati a duplicare nei prossimi vent’anni e a quadruplicare entro il 2050. Nonostante le Nazioni Unite e i Governi premano per la realizzazione di efficienti sistemi di riciclaggio, solo il 5% della plastica viene riciclata in modo corretto mentre il 40% finisce nelle discariche e un terzo negli ecosistemi fragili, come gli oceani”.
“Sono necessarie azioni urgenti su scala globale per alleviare gli oceani dalle molte pressioni che si esercitano e per proteggerli da pericoli futuri”, ha affermato Ban Ki Moon.
Intendiamo utilizzare questa occasione per presentare brevemente MSC Pesca Sostenibile – Marine Stewardship Council. MSC è un’organizzazione internazionale non-profit nata per affrontare il problema della pesca non sostenibile e garantire l’approvvigionamento di prodotti ittici per il futuro. MSC è anche il programma di etichettatura e certificazione (ecolabel blu MSC) più importante al mondo per la pesca sostenibile.
In particolare MSC ha definito standard riconosciuti per la pesca sostenibile e la tracciabilità dei prodotti ittici; lavora con le aziende di pesca in tutto il mondo per creare un mercato di prodotti ittici sostenibile; opera con i paesi in via di sviluppo dove la pesca rappresenta una fonte primaria di reddito e di nutrimento; collabora con le industrie della trasformazione e della distribuzione per diffondere i prodotti a marchio MSC; sensibilizza i consumatori sull’acquisto di prodotti certificati; promuove programmi di educazione ambientale.
In occasione della Giornata mondiale degli Oceani è stato diffuso il nuovo rapporto “Global Impact Report 2016”. Di seguito riportiamo il comunicato stampa di presentazione, mentre rinviamo al link per la consultazione del testo integrale in lingua inglese.
Nel Global Impact Report 2016 sono riportati i risultati e gli impatti positivi ottenuti negli ultimi 5 anni grazie a una buona gestione e ai miglioramenti apportati dai grandi e piccoli pescatori certificati MSC: dalla riduzione delle catture accessorie ai progressi scientifici nella comprensione degli ambienti marini.
Il volume delle catture di pesce pescato certificato MSC Pesca Sostenibile, a livello mondiale, è quasi raddoppiato dal 5% (4.541.358 tonnellate) nel 2010 al 9,4% (8.821.221 tonnellate) nel 2015. In 33 paesi, 281 aziende di pesca sono ora certificate in maniera indipendente secondo lo standard più credibile e riconosciuto al mondo per la pesca sostenibile.
“MSC è stata fondata quasi 20 anni fa per affrontare il problema della pesca non sostenibile e garantire l’approvvigionamento di pesce per il futuro. Il nostro ultimo Report mette in mostra i risultati del duro lavoro, dell’innovazione e degli investimenti effettuati dai grandi e piccoli pescatori per raggiungere e mantenere la certificazione e il cambiamento positivo nelle acque che il programma MSC aiuta a catalizzare a livello globale “, ha dichiarato Rupert Howes, CEO di MSC.
Riduzione degli impatti
I dati MSC mostrano che nel corso della loro certificazione, il 94% dei pescatori o flotte pescherecce certificate sono tenute a fare almeno un miglioramento per rafforzare o monitorare la sostenibilità delle loro attività al fine di mantenere la certificazione. I miglioramenti effettuati alla fine del 2015 da 281 aziende di pesca sono 876 e molti altri sono in fase di sviluppo. Tra questi, per esempio, il miglioramento della gestione delle specie del tonno e del pesce spada grazie alla cooperazione di un gran numero di stati costieri e non che operano attraverso le regional fishery management organisations; una pesca più intelligente e più selettiva nell’Oceano Indiano meridionale dove le misure attuate dall’azienda di pesca Kerguelen certificata per la pesca dell’austromerluzzo ha drasticamente ridotto il numero di uccelli marini accidentalmente catturati su palangari, con la cattura di solo tre procellarie grigie lo scorso anno; la rimozione di quasi 25.000 trappole per granchi da parte di pescatori certificati per la cattura del granchio blu in Louisiana, riducendo così al minimo il rischio di pesca della specie vulnerabile come la tartarughe.
“Dall’implementazione di strategie alla riduzione dell’impatto su altre specie, i pescatori certificati MSC stanno sviluppando soluzioni innovative, basate sulla scienza, con l’obiettivo di arrivare a una gestione sostenibile. Il rapporto mostra come il loro impegno per la sostenibilità sta facendo la differenza reale e una differenza nel lungo periodo per la salute degli stock ittici del mondo e gli ecosistemi marini”, ha dichiarato David Agnew, direttore scientifico e degli standard di MSC.
Il coinvolgimento degli stakeholder è al centro del processo di valutazione delle terze parti secondo lo standard MSC. Il nuovo rapporto evidenzia che il 36% delle valutazioni ha ricevuto 723 commenti dai vari stakeholder (508 da Ong, 99 Aziende ittiche, 99 Ricercatori, 39 Governo) tra il 2012 e il 2015 e il 12,5% dei commenti ha contribuito ad un cambiamento nel punteggio della valutazione della pesca.
Stock ittici sani
Il rapporto analizza anche la sostenibilità degli stock ittici del nord Europa nel corso degli ultimi 14 anni e rivela che la biomassa degli stock ittici, certificati secondo lo Standard MSC, è aumentato più di quello non certificato. Al contrario, gli stock non certificati in Europa mostrano una notevole maggiore variabilità in termini di biomassa e di pressione sulla pesca, con l’attività media di pesca che rimane troppo elevata per garantire stock ittici produttivi.
Dr Agnew ha osservato “La nostra analisi degli stock ittici europei dimostra che le aziende di pesca certificate stanno apportando miglioramenti alla salute degli stock ittici. I grandi e piccoli pescatori certificati MSC Pesca Sostenibile in Europa ora hanno a disposizione stock ittici più abbondanti con un tasso di pesca più sostenibile di quanto non fosse prima della certificazione MSC. “
Il mercato
I grandi e piccoli pescatori certificati MSC beneficiano sia di una crescente domanda di pesce pescato con pratiche sostenibili e di prodotti ittici con il marchio blu MSC che del crescente numero di aziende nel mercato ittico che sono certificate per comprare e vendere il pesce MSC. Il numero di aziende certificate secondo lo Standard MSC per la Catena di Custodia è triplicato negli ultimi cinque anni, da 1.099 nel 2010 a quasi 3.000 nel 2015 in 78 paesi nel mondo.
La geolocalizzazione dei grandi e piccoli pescatori, delle aziende e dei prodotti certificati MSC riflette l’industria ittica mondiale. La Cina si colloca tra i paesi con il maggior numero di aziende certificate per la Catena di Custodia, soprattutto aziende di trasformazione, mentre i pescatori certificati si concentrano nel Nord America e in Europa.
Il coinvolgimento dei paesi in via di sviluppo
Delle 120 milioni di persone occupate nella pesca, il 90% lavora in piccoli pescherecci e di questi quasi tutti i (97%) vivono in paesi in via di sviluppo.
L’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (UN Sustainable Development Goal 14) sugli oceani rafforza l’importanza dei piccoli pescatori dei paesi in via di sviluppo per la sicurezza alimentare e lo sviluppo economico. Il rapporto di MSC riconosce la necessità di una maggiore rappresentanza nel programma MSC di pescatori dei paesi in via di sviluppo – fino ad oggi solo 20 sono certificati e 15 sono in valutazione. Questi numeri sono in aumento e MSC ha sviluppato strumenti, finanziamenti e iniziative di formazione volte a rendere più accessibile la certificazione.
Rupert Howes ha aggiunto: “Con molti pescatori che necessitano urgentemente di migliorare le tecniche di pesca o di ricostituzione degli stock, la sfida è enorme – ma lo è anche il potenziale di trasformazione. MSC è impegnata ad aiutare questi pescatori a superare gli ostacoli alla certificazione e alla costruzione di una gestione efficace e sostenibile della pesca”.
La campagna social #oceanipienidivita che MSC Pesca Sostenibile, con i suoi ambassador e partner, sta promuovendo su facebook è una campagna di educazione e sensibilizzazione sulla salute dei nostri oceani. La campagna sta avendo successo e scopriremo i risultati la settimana prossima. Intanto possiamo dire che anche i consumatori italiani iniziano ad essere più attenti alla sostenibilità ittica.
Sono nato a Pescara il 18 settembre 1955 e vivo a Francavilla al Mare con mia moglie Francesca e i miei figli Camilla e Claudio. Ho una formazione umanistica, acquisita frequentando prima il Liceo Classico G.B. Vico di Chieti e poi l’Università di Padova, dove mi sono laureato in Filosofia con Umberto Curi. Il primo lavoro è stato nella cooperazione: un’esperienza che ha segnato il mio futuro. Lì ho imparato a tenere insieme idealità e imprenditorialità, impegno individuale e dimensione collettiva, profitto e responsabilità. Negli anni seguenti ho diretto un’agenzia di sviluppo locale e promozione imprenditoriale, sono stato dirigente in un ente locale, ho lavorato come consulente anche per importanti aziende globali. Oggi sono presidente di una start up cooperativa: evidentemente i grandi amori tornano di prepotenza, quando meno te lo aspetti. Nel lavoro mi piace condividere progetti, costruire percorsi inediti, fare squadra, veder crescere giovani professionalità. Amo leggere e ascoltare musica, camminare in montagna e, appena possibile, intraprendere un nuovo viaggio.
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