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Come accade purtroppo da alcuni anni, l’estate esaspera il fenomeno degli sbarchi, quelli di migranti disperati che si abbandonano alla sorte e cercano pane e lavoro. Di questo sono ben consapevoli sia la Caritas Ambrosiana sia la Curia milanese, che si stanno adoperando per fronteggiare nel miglior modo possibile la crescita esponenziale dell’emergenza.
L’Arcidiocesi di Milano è una delle più grandi al mondo ed è composta da 1108 parrocchie. A queste ultime, una per una, il cardinale Angelo Scola ha inviato una email affinché venga fatto un censimento sull’eventuale possesso di locali disponibili che possano trasformarsi in mini alloggi per i migranti e per fare in modo che le diverse persone si attivino per aiutare quelle più sfortunate.
Nella lettera il cardinale, raccogliendo l’auspicio di papa Francesco, ha espresso la volontà che le comunità cristiane si attivino per accogliere in modo dignitoso i profughi in Italia. Si invitano inoltre i sacerdoti a compilare un modulo online che si trova sulla pagina “Censimento” della Caritas Ambrosiana.
In città la situazione dei centri di accoglienza si avvicina al collasso, ecco il motivo per cui Caritas si sta dedicando a seguire un progetto di accoglienza condiviso con la Prefettura di Milano, gestendo un coinvolgimento dell’intera comunità e con piccoli gruppi di migranti, allo scopo di un loro inserimento più semplice e fattivo.
I profughi verranno quindi smistati dalla Prefettura che li dislocherà nei vari centri della Diocesi, per arrivare sino a Varese e Lecco.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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